Solo con l’apporto di tutti si garantiscono i diritti. L'intervento al Bo' del direttore Caritas Padova Lorenzo Rampon

La cura dei diritti umani oggi e domani Su questo tema si è svolto, a inizio dicembre, un convegno promosso dal centro “Antonio Papisca” dell’Università di Padova. È intervenuto anche il direttore di Caritas Padova, Lorenzo Rampon

Solo con l’apporto di tutti si garantiscono i diritti. L'intervento al Bo' del direttore Caritas Padova Lorenzo Rampon

Saper ascoltare il grido dei poveri anche mentre impazzano le sirene e i boati della guerra. Lo scorso 5 dicembre, intervenendo al convegno “La cura dei diritti umani oggi e domani”, nell’Aula Magna del Bo, il direttore di Caritas Padova, Lorenzo Rampon, ha voluto ricordare quanto l’invasione russa in Ucraina – e in estensione tutte le situazioni in cui la logica della violenza prevale sull’uomo – contribuisca ad aggravare il dramma della povertà. Anche in casa nostra. Il convegno si è celebrato nel 40° anniversario dalla fondazione del centro per i diritti umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova e in preparazione del 75° della Dichiarazione universale dei diritti umani (10 dicembre 2023).«Do risonanza alla voce di centinaia di operatori volontari – ha esordito Lorenzo Rampon – Sono disseminati capillarmente nelle parrocchie del territorio della Diocesi di Padova che con caparbietà provano a sostenere quelle persone che non riescono ad avere un livello di vita all’altezza della loro dignità. Questi operatori volontari sono persone normali che però non conoscono l’indifferenza e non sono capaci di ignorare chi attraversa periodi in cui
niente sembra andare per il verso giusto. Si fanno carico di problemi altrui, cercano soluzioni, si rapportano con le istituzioni collaborando a costituire reti di supporto, si scontrano con vincoli burocratici. Spesso si caricano sulle spalle fardelli pesanti, qualche volta faticano a dormire di notte per il carico emotivo che la relazione di aiuto comporta. Questo movimento dice che i diritti possono essere garantiti anche con l’apporto di tutti, che la società civile e i corpi intermedi che la compongono sono soggetti abilitati a garantire i diritti in modo coordinato con le istituzioni affinché alle dichiarazioni di principio seguano i fatti». Raccontando la storia di chi è stato colpito dalle crisi del 21° secolo – da quella del 2010 fino alla “scossa” del Coronavirus – il direttore di Caritas Padova ha sottolineato un fenomeno già ripreso dall’ultimo rapporto nazionale Caritas: la povertà ereditaria. «I casi di povertà intergenerazionale pesano per il 59 per cento sul totale. Il rischio di rimanere intrappolati in situazioni di vulnerabilità economica, per chi proviene da un contesto familiare di fragilità è di fatto molto alto». Non bastano gli slogan: «Non è il caso forse di affrontare il problema della povertà con lungimiranza? Con quali criteri? Con quale pensiero antropologico? Con quale idea di società?»

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