Sul Monte Grappa i giovani di Cittadella in cammino con l'Eucarestia

I giovani del Cittadellese, prima dell'incontro con il Papa a Roma, si sono messi in cammino verso il Monte Grappa. Sullo sfondo il ricordo della prima guerra mondiale, la centralità dell'Eucarestia e la testimonianza di San Pio X, San Giovanni Bosco e della Madonna.

Sul Monte Grappa i giovani di Cittadella in cammino con l'Eucarestia

È durato poco meno di 72 ore l’itinerario Cittadella-Cima Grapppa, una delle sette proposte di “Per mille strade”. I giovani del vicariato di Cittadella, prima di far rotta per Roma per l’incontro “Siamo qui” con il Papa e tutti i giovani italiani – sono partiti da Cittadella, hanno fatto tappa a Riese Pio X, alle radici della fede e dell’immensa testimonianza cristiana di Papa Sarto, per continuare al Castello di Godego e il confronto con san Giovanni Bosco e infine giungere al Monte Grappa, sia per ricordare i cento anni dalla fine del primo conflitto mondiale sia per onorare la Vergine al sacello della Madonna del Grappa.

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I giovani che hanno compiuto questo cammino erano sette, non solo di Cittadella, ai quali, in alcuni tratti del cammino, si sono aggiunti altri ragazzi.

«La traccia del nostro cammino – spiega Matteo Trentin, tra gli organizzatori – si chiama “Sul Grappa le fonti della grazia”. Abbiamo scelto di riscoprire l’Eucarestia, l’Eucarestia di cui hanno parlato Giovanni Bosco e San Pio X e la figura di Maria, che punta alla concretezza dell’Eucarestia. Le tre giornate sono scandite da queste parole chiave: l’Eucarestia come dono per tutti, l’Eucarestia che si fa carne, l’Eucarestia concretezza come il sì di Maria».

Al termine di questa tre-giorni, dal Grappa i giovani si spostano a Padova per il rendez-vous al Santo, per poi partire verso Roma, all’incontro con il Papa. «A noi si aggregeranno un’altra ventina di giovani che non potevano essere dei nostri nei giorni scorsi. Alla luce dell’esperienza del Sinodo, vogliamo ribadire che noi giovani ci siamo e ci vogliamo mettere in gioco in prima persona, facendo sentire la nostra presenza e tutto il nostro entusiasmo».

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