Una ventina gli ammessi al catecumenato. Domenica 8 novembre il vescovo Claudio presiede, in Cattedrale, il rito di ammissione

Domenica 8 il vescovo Claudio presiede, in Cattedrale, il rito di ammissione. Invito a pregare, anche da lontano, per questo momento di grazia

Una ventina gli ammessi al catecumenato. Domenica 8 novembre il vescovo Claudio presiede, in Cattedrale, il rito di ammissione

Questa domenica si celebra in Cattedrale il Rito di ammissione al catecumenato per coloro che chiedono di diventare cristiani. La pandemia in corso e tutte le norme da mettere in atto, non consente una grande presenza del popolo di Dio, ma è importante che tutti i fedeli della Diocesi si uniscano con la preghiera. 

Sono una ventina i simpatizzanti, tra stranieri e italiani. Le parrocchie coinvolte sono San Lorenzo in Abano Terme, Dolo, la Missione africana anglofona, Monselice Duomo, Pove del Grappa, Pieve di Curtarolo, Santa Teresa in Padova, Cristo Risorto, Solesino, Cave, Santissima Trinità in Padova, Santo Stefano in Padova, Mestrino, Candiana, Fiesso D’Artico.

Quello dell’ammissione al catecumentato è un rito meraviglioso e unico. Il segno più forte è il passaggio attraverso la porta, simbolo di Cristo (cfr. Gv 10: «Io sono la porta delle pecore»), che mostra il primo passo di chi vuole entrare nella Chiesa di Dio. I due momenti, divisi da questo ingresso, mostrano prima un raduno sul sagrato, il luogo di transizione fra il sacro e il profano, successivamente la liturgia della parola per essere nutriti dal Verbo di Dio.
Il catecumenato, scandito dai suoi riti particolari, ci mostra il significato antropologico della liturgia: un gesto, un segno, una parola è capace di cambiare la percezione che uno ha di se stesso.

Si comincia fuori dalla Cattedrale con la chiamata dei singoli per poi proseguire tracciando il segno della croce sulla fronte e sui sensi dei simpatizzanti che, marchiati come delle pecorelle, entrano nell’ovile della Chiesa. Dopo la liturgia della parola, il vescovo consegna il libro dei Vangeli ai catecumeni perché qui possano conoscere e incontrare il Signore.

Questo appuntamento ci spinge a raccoglierci con il vescovo, anche da lontano, per essere in comunione con questi nuovi compagni di viaggio. È la preghiera la prima forma di carità che in questo tempo di pandemia possiamo avere per chiunque voglia incontrare Gesù Cristo.

Simpatizzanti: una parte è straniera

Una parte dei simpatizzati proviene dai seguenti paesi: Russia, Nigeria, Albania, Argentina, Serbia, Repubblica Democratica del Congo.

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