Unità pastorale di Arsiè. La riconoscenza delle comunità ai propri sacrestani

L'unità pastorale di Arsiè dedica la giornata di martedì 31 luglio ai propri sacristi. Un gesto di riconoscenza e di amicizia che si ripete di anno in anno per chi ogni giorno si occupa con amore e attenzione delle chiese.

Unità pastorale di Arsiè. La riconoscenza delle comunità ai propri sacrestani

Come ogni anno, l’unità pastorale di Arsiè ha dedicato una giornata ai propri sacristi. Un segnale di riconoscenza e amicizia nei confronti di chi ogni giorno si occupa della chiesa, custodendone il decoro, la pulizia e l’ordine, e prepara le funzioni liturgiche. «Ogni anno – spiega don Alberto Peron, parroco moderatore dell’Unità pastorale – dedichiamo loro la giornata del 29 luglio, festa di santa Marta, patrona dei sacristi». Quest’anno però la festa cadeva di domenica e l’appuntamento è stato rinviato al martedì successivo, 31 luglio.

«Ogni anno scegliamo un luogo che consenta un momento spirituale, culturale e un momento di festa. Quest’anno abbiamo scelto il museo diocesano di Feltre. La visita è stata guidata da Isabella Pilo, una nostra cara amica, che ci ha accompagnati poi nell’area archeologica e al teatro De La Sena, una piccola Fenice. Un segno di riconoscenza a chi tutti i giorni cura le nostre chiese in modo puntuale e amorevole».

La comunità pastorale di Arsiè conta ben sette parrocchie. Ecco i loro sacrestani: ad Arsiè Paola Bonvicini e Angelina Zaetta, a Mellame i fratelli Giacomo e Giovannina Dall’Agnola, a Fastro la signora Renata Caregnato e Mario Dall’Agnol, a San Vito Marco Brandalise, Teresita Taverna e Milena Strappazzon, a Primolano Giacomo Rampon e Silvana Francescato, a Rocca Mario Strappazzon e a Rivai la signora Livia Mores.

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