Valbona. Cent’anni di vita comunitaria

Valbona La parrocchia dedicata a San Rocco ha festeggiato, il 21 novembre, i cent’anni da quando è stata eretta. Per l’occasione è stato realizzato un volumetto

Valbona. Cent’anni di vita comunitaria

La parrocchia di San Rocco di Valbona ha festeggiato il secolo di vita: fu infatti eretta il 21 novembre 1922 e proprio nello stesso giorno di quest’anno si è svolta una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Roberto Garavello, che è pure arciprete di Lozzo Atestino, alla presenza di altri sacerdoti e delle autorità civili con il sindaco Luca Ruffin, seguita da un momento conviviale organizzato dalla Pro loco. Valbona, frazione di Lozzo Atestino, venne staccata dalla Diocesi di Vicenza e inclusa in quella di Padova con bolla pontificia nel 1818. Nel 1832 il vescovo Modesto Farina invitò gli abitanti a ingrandire il piccolo oratorio dedicato a san Rocco, eretto nel Cinquecento dalla famiglia Correr, e impose che vi si insegnasse il catechismo. L’oratorio fu ingrandito nel 1847 e la sua manutenzione spettava alla fabbriceria di Lozzo. Gli abitanti di Valbona, insistendo per avere maggiore autonomia, ottennero dalla Santa Sede, nel 1872, la concessione di conservare nel tabernacolo l’eucaristia per gli infermi. Nel 1921 Valbona fu elevata a curazia autonoma e l’anno dopo divenne parrocchia. Il 27 luglio 1914 era stata intanto benedetta la prima pietra di una nuova chiesa, la cui costruzione fu ritardata dagli eventi bellici.

L’attuale parrocchiale, a navata unica, fu inaugurata nel 1927; nel 1936 venne eretto il campanile. Restauri e ristrutturazioni seguirono dopo la seconda guerra mondiale; un nuovo altare maggiore con presbiterio e balaustre è stato eretto negli anni Cinquanta e il 27 novembre 1958 la chiesa è stata consacrata. In occasione dei festeggiamenti di quest’anno è stata realizzata una pubblicazione dal titolo Centenario della parrocchia di Valbona, cronache dalla fondazione ai giorni nostri.

Tra i curatori Bruno Contadin: «Insieme al prof. Renato Ponzin e a Gabriele Trevisan abbiamo fatto un lavoro di ricerca sugli archivi parrocchiali, incoraggiati dal parroco». La storia, che è legata alla vita dei parroci, offre alcune curiosità: dalle diatribe per ottenere l’autonomia da Lozzo dei primi anni del secolo, sfociati in un processo a Este, all’arrivo del primo parroco don Pietro Romani, che rimase a Valbona dal 1922 al 1947. Uomo di pace, contribuì a rasserenare gli animi dei parrocchiani, adoperandosi per la costruzione della chiesa e del campanile. Dopo di lui la presenza per circa cinquant’anni di don Aldo Corradin giovò molto alla comunità cristiana: a lui si deve la costruzione della scuola materna nel 1961-62, la nuova canonica nel 1971 e quindi il centro parrocchiale nei primi anni Ottanta. Qui oltre al bar è attiva anche la biblioteca aperta dai volontari due volte la settimana. Dal 1997 al 2010 fu parroco don Antonio Bellamio, mentre dal 2010 è parroco don Roberto Garavello, che cinque anni prima, nel 2005 aveva assunto la guida di Lozzo.

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