Valdobbiadene. È in restauro l’antico crocefisso ligneo del Tempio internazionale del donatore

Valdobbiadene. La chiesetta di Pianezze riaperta un anno fa dopo i lavori

Valdobbiadene. È in restauro l’antico crocefisso ligneo del Tempio internazionale del donatore

Un punto di riferimento per tutti i frequentatori delle pendici del monte Cesen, siano essi residenti, turisti o cicloamatori, ma anche luogo di sosta e di preghiera: è il Tempio internazionale del Donatore che sorge in località Pianezze di Valdobbiadene. L’edificio, chiuso nel 2017 e riaperto nell’aprile 2021 dopo i necessari lavori alle travature di sostegno, vede ora in atto un restauro al bene forse più prezioso, l’antico crocefisso di scuola veneziana del sedicesimo
secolo. Il tempio, dedicato al Sangue preziosissimo di nostro Signore, fu inaugurato nel 1979 ma eretto a partire dal 1962 su progetto degli architetti Musini e Davanzo di Treviso in luoghi che furono teatro di sanguinose battaglie durante la Prima guerra mondiale. Il crocifisso ne aumenta la grande valenza simbolica, oltre che artistica, essendo stato presente per tutta la durata della guerra quando, secondo le fonti, era conservato in una chiesetta in cui era in
uso riunire i corpi dei soldati che avevano perso la vita. L’opera è quindi un vero monito contro l’inutile spargimento di sangue causato dalle guerre. «L’intervento in atto riguarda il consolidamento strutturale, la pulitura e il recupero complessivo del crocefisso», spiega Gino Foffano, presidente dell’associazione Tempio che gestisce la chiesetta. A rendere possibile il lavoro è stato il Fai: nel censimento pubblico “I luoghi del cuore” del 2020 il Tempio è risultato il sito più votato del Veneto. «Proprio grazie a questo risultato abbiamo potuto partecipare alla successiva selezione per progetti di valorizzazione e restauro dei luoghi da non dimenticare. Noi abbiamo proposto il restauro del crocefisso ligneo: il progetto è risultato fra le venti proposte selezionate in tutta Italia». Il restauro dell’opera è quindi sostenuto dal Fai e da Intesa Sanpaolo con un finanziamento di 12.115 euro; oltre a questo, vede il coinvolgimento di sette tra associazioni e aziende partner che a diverso titolo partecipano con cofinanziamenti, contributi in natura e attività di comunicazione, promozione e valorizzazione. «Volevo sottolineare – continua Foffano – come il tempio abbia saputo unire alcune delle più importanti associazioni del dono, ovvero Avis nazionale, regionale del Veneto e provinciale di Treviso, e poi Fidas nazionale e regionale del Veneto e Aido nazionale. Le due aziende sono Veneto Vetro e l’emittente Valdo TV». L’opera è ora nelle mani della restauratrice Valentina Piovan e farà ritorno al tempio a settembre

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