Vicariato di Dolo. 14enni di nuovo in festa

Vicariato di Dolo. Dopo lo stop forzato causa pandemia, sabato scorso è tornato l’appuntamento per i 14enni. Inviato speciale... il beato Carlo Acutis

Vicariato di Dolo. 14enni di nuovo in festa

Finalmente è tornata! Dopo tre anni di stop, a causa della pandemia, nel vicariato di Dolo è stata riproposta – su iniziativa della presidenza vicariale di Azione cattolica e dei sacerdoti del vicariato – la festa dei 14 anni. L’appuntamento, davvero partecipato, si è tenuto sabato scorso, tra tardo pomeriggio e sera, nel centro parrocchiale di Sambruson. «Non c’erano 14enni – racconta don Andrea Miola, vicario parrocchiale a Dolo – L’invito, infatti, è stato esteso anche ai ragazzi di seconda media o di prima superiore: ci sono realtà parrocchiali, infatti, dove i numeri non permettono di fare gruppo solo con i 14. Così ci si allarga anche alle età “limitrofe”». All’appuntamento hanno aderito le parrocchie di Dolo, Sambruson, Fiesso, Pianiga, Mellaredo, Rivale e Arino. «Ben 150 presenze tra preadolescenti ed educatori – sottolinea don Miola – D’accordo con loro si è lavorato sul tema della fraternità con una serie di giochi nel pre-cena e durante il momento di preghiera. In particolare, i ragazzi si sono soffermati a conoscere la figura del giovane Carlo Acutis, l’influencer di Dio, beatificato da papa Francesco il 10 ottobre 2020. Grazie alla visione anche del video Beati si può, nel canale YouTube di don Alberto Ravagnani, i ragazzi si sono confrontati con un coetaneo, un ragazzo come tutti: così era Carlo, originale. Appassionato di sport, con tanta voglia di vivere, con la passione per gli animali, di fare del bene ai bisognosi e da un grande amore per Gesù Eucaristia». La festa «ha portato tanto entusiasmo con il desiderio di ritrovarsi ancora. Momento significativo è stata anche la seconda parte della serata con la sfida canora e di balli tra parrocchie. È sicuramente un’esperienza da ripetere» conclude don Andrea Miola.

Sant’Eulalia
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Le parrocchie della collaborazione pastorale di Sant’Eulalia, Semonzo e Liedolo sono invitate il 7 aprile, venerdì santo, all’azione liturgica serale “in Passione Domini” (alle ore 20). Sarà la prima volta che verrà portata in processione – insieme alla reliquia della Santa Croce – l’effigie del Cristo morto, proveniente da Torino, realizzata tridimensionalmente sul modello dell’uomo della Sindone. A portare l’effigie in processione – lungo le strade della parrocchia di Sant’Eulalia, punteggiate dai lumini posti nelle finestre delle case – saranno i cresimandi di terza media. La celebrazione della passione sarà animata dal coro interparrocchiale.

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