Fatti

Aoi, Cini e Link2007 prendono posizione e chiedono alla comunità internazionale di impedire che la decisione di Israele venga messa in pratica. “Sostenere le ragioni di questa decisione oggi significa lasciare indietro civili innocenti che hanno diritto ad essere protetti, inclusi i più vulnerabili tra cui anziani, sfollati, degenti, e centinaia di migliaia di bambini”

Sei milioni di persone nel nostro Paese, il 12% dei residenti con almeno 16 anni di età, è in una condizione di povertà alimentare. Lo rileva il quarto rapporto sulla povertà alimentare di ActionAid, "Frammenti da ricomporre". Il numero di chi riceve supporto del Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti sotto forma di generi di prima necessità è cresciuto molto negli ultimi anni, passando dai 2,1 milioni nel 2019 ai 2,8 milioni del 2022

I dati Istat. Nel 2023 in Italia si contano circa 10 milioni 200 mila giovani tra 18-34 anni; dal 2002 la perdita è di oltre 3 milioni (-23,2%) e il Mezzogiorno presenta una perdita accentuata rispetto al resto del Paese. Aumenta la propensione agli studi, ma i percorsi universitari dei meridionali sono spesso più lenti e caratterizzati da una significativa “emigrazione studentesca”. Lavoro: la situazione fra i “millennials” peggiora

La storia dei due italo-israeliani, molto probabilmente rapiti da Hamas nel kibbutz di Be'eri, Eviatar Moshe Kipnis e Lilach Lea Havron, raccontata dal figlio Nadav che rievoca al Sir la mattina dell'attacco e della strage che ha lasciato a terra 108 vittime israeliane. Da quel momento non si hanno più notizie dei suoi genitori e dei suoi parenti. Tutto fa pensare che siano ostaggi dei terroristi

Sono oltre 338.000, secondo l'Onu, gli sfollati a Gaza a causa dei bombardamenti israeliani. Una vera e propria emergenza umanitaria che vede la piccola comunità cristiana, poco più di 1.000 fedeli su 2,3 milioni di abitanti musulmani, aprire le porte delle loro strutture agli sfollati. A raccontarlo al Sir è suor Nabila Saleh, preside della scuola più grande della Striscia e il parroco latino, padre Romanelli.

Nei confronti della Striscia l'esercito di Israele sta applicando una politica di "assedio totale". Confermata nella giornata di ieri anche la chiusura di Rafah, l'unico valico che collega la Striscia con il Sinai e l'Egitto e non dunque con il territorio controllato da Tel Aviv

La testimonianza di padre Benedetto Di Bitonto, sacerdote responsabile della comunità dei cattolici di lingua ebraica a Gerusalemme: "Nove ore e mezza in fila, preti, ultraortodossi, soldati, laici, persone comuni, per donare il sangue, tra allarmi aerei, solidarietà e unità di intenti. Ecco come dovrebbe essere sempre la realtà, questo è il potenziale d’Israele"