Fatti

Migliaia di persone migranti, respinte dall'Algeria e abbandonate nel deserto nel nord del Niger, sono bloccate ad Assamaka in condizioni di estrema insicurezza senza accesso ad assistenza medica, protezione, riparo e beni di prima necessità

Per un'altra rilevante decisione del Consiglio dei ministri - il riavvio della società per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina - il comunicato di Palazzo Chigi usa la formula “salvo intese”, a indicare che i dettagli del provvedimento dovranno essere puntualizzati successivamente. Nel caso del fisco, invece, la questione non è tanto quella del testo definitivo che sarà pubblicato in Gazzetta, ma il fatto che si tratta di una legge-delega che fissa tempi e criteri e che per diventare operativa avrà bisogno dei decreti legislativi di attuazione (da emanare entro 24 mesi)

"Un porto è sicuro se le persone, dopo essere sbarcate, non soffrono persecuzioni e la loro vita e libertà non sono messe in pericolo. Per la Ue questo luogo dovrebbe essere quello in cui sono rispettati tutti i diritti umani”. Lo afferma al Sir, José Luis Bazan, consigliere legale per le politiche migratorie della Comece. In questo colloquio con il Sir affronta i diversi aspetti del fenomeno migratorio. Servono corridoi umanitari, afferma. Accoglienza e integrazione devono procede di pari passo. Il richiamo alle parole di Papa Francesco

Il bilancio della campagna “Clean Cities” di Legambiente, che ha messo in luce il ruolo che i capoluoghi italiani possono svolgere per guidare il paese verso una mobilità a zero emissioni. Trasporto pubblico insufficiente e carenza di alternative adeguate: le città più ritardo sono Avellino, Palermo, Prato, Perugia, Catania e Napoli. Un cittadino su 4 pronto ad abbandonare l'auto privata per i mezzi pubblici, se comodi e puntuali

È durato poco meno di due ore l’incontro tra la premier Giorgia Meloni e una delegazione di 35 persone. La premier ha rappresentato la vicinanza propria personale e del Governo, e ha assicurato il massimo impegno per la ricerca delle salme e quello dell’Italia in sede Ue per dare seguito alle richieste di accoglienza e di ricongiungimento in altri Paesi europei. Intanto a Lampedusa è iniziata la rimozione dei barconi abbandonati

In occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico in collaborazione con la Rai, il 21 marzo a Milano la lettura dei nomi e delle storie da non dimenticare, dal 1861 ad oggi. Sono 115 i nomi di bambini uccisi dalle mafie: la più piccola è Caterina Nencioni, 50 giorni, uccisa dalle bombe di via dei Georgofili

“Domenica scorsa la chiesa era vuota. Gli africani sub-sahariani hanno paura di uscire di casa, anche chi ha i documenti in regola". Lo dice al Sir da Tunisi padre Léonce Zinzéré, vicario generale dell’arcidiocesi di Tunisi. La crisi economica e alcune dichiarazioni del presidente Kaïs Saïed hanno scatenato la caccia agli irregolari e fomentato un clima di ostilità e violenza. “Alcune persone che conosco, uomini e donne, hanno subìto aggressioni fisiche e verbali”, conferma il sacerdote. Perciò tanti sono pronti a rischiare la vita in mare per venire in Europa. Insieme ai tunisini, che fuggono per la mancanza di lavoro e opportunità in patria

L’anno scorso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che dichiara il 15 marzo Giornata internazionale per la lotta all’islamofobia. Al Consiglio d’Europa consideriamo questo importante sviluppo come un passo risoluto della comunità internazionale nella lotta contro il razzismo e l’odio contro i musulmani, nonché tutte le forme di discriminazione contro i musulmani”. 

Dati Istat: la dinamica della popolazione straniera residente ancora sotto l’effetto della crisi pandemica. Alla fine del 2021, gli stranieri residenti in Italia erano poco più di 5 milioni, pari all'8.5% della popolazione. - 2,7% rispetto al 2020. Migrazioni internazionali in parziale ripresa, calano gli stranieri che prendono la cittadinanza: sono il 23,5, il 7,8% in meno rispetto al 2020

Il governo parla di una strategia della brigata Wagner per “attacare” il nostro paese. In realtà per la prima volta la maggior parte degli arrivi non sono dalla Libia ma dalle coste tunisine. Dopo il discorso di Saied contro i migranti nel paese c’è una vera e propria caccia al nero. E molti scelgono la via del mare