Fatti

L’“effetto pandemia” e l’“effetto inflazione” hanno avuto un impatto drastico sui salari degli italiani. Lo certifica l’ultimo Rapporto mondiale dell’Organizzazione internazionale del lavoro presentato oggi. Confermati il divario con gli altri Paesi Ue e del G20, e quello salariale tra uomini e donne. “La mancanza di misure e di politiche per mitigare l’inflazione e proteggere il potere d’acquisto di lavoratori e lavoratrici potrebbe esacerbare i livelli di povertà e le diseguaglianze già esistenti in Italia”, sostiene l’Organizzazione

Il 56esimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese mette in evidenza la presenza di una domanda di benessere che si sposa con istanze di equità non più liquidabili come “populiste”. Eppure i cittadini si ritraggono nel silenzio, fra nuove paure, rifiuto dei sacrifici e la mancanza di una vera coesione sociale. Ecco il quadro generale

La Corte costituzionale ha respinto, a vario titolo, tutti i ricorsi che le erano pervenuti in chiave “no vax” attraverso undici questioni di legittimità sollevate da cinque uffici giudiziari. Nel mirino dei ricorrenti soprattutto il decreto, poi convertito in legge, con cui nell'aprile dello scorso anno il governo Draghi aveva introdotto per il personale sanitario e altre categorie di lavoratori pubblici l'obbligo della vaccinazione contro il Covid. La pronuncia della Corte costituzionale era molto attesa sul piano pratico perché, anche se ormai l'obbligo è superato (tanto più con l'anticipo deciso dall'attuale governo), ci sono ancora in ballo le richieste di risarcimento da parte di coloro che sono stati sanzionati

“Che l’occupazione cresca è un dato importante, ma se produce lavoro impoverito bisogna fare attenzione. Anche l’occupazione stabile ormai può essere legata a contratti legali ma non dignitosi”, afferma il vicepresidente nazionale delle Acli con delega al Lavoro e al Terzo settore, commentando i dati diffusi ieri dall’Istat. “Oggi - spiega - c’è anche tanto lavoro stabile non decente”, per questo “si deve puntare sul lavoro di qualità”. Inoltre “se non si interviene sui salari avremo ricadute sociali notevoli”

UNA VIA SICURA  Uno speciale corridoio umanitario realizzato da Intersos con Unhcr è riservato ai minori non accompagnati. È un progetto unico a livello mondiale che l’Italia per prima sta sperimentando a partire dal campo di Agadez, in Niger. “Una goccia del mare ma permette ai ragazzi soli di arrivare in sicurezza”. Ecco la seconda puntata del reportage di Redattore Sociale in collaborazione con Acri

Per finanziare gli aiuti umanitari a livello globale nel 2023 servirà la cifra record di 51,5 miliardi di dollari. Una somma che supera di circa il 25 per cento quella calcolata a inizio 2022. La stima, che è anche un appello ai donatori internazionali, è contenuta nella Global Humanitarian Overview  dell'Onu 

Un vero e proprio “narco-continente”. Questo sta diventando, ogni giorno di più, l’America Latina. Niente di nuovo, per alcuni aspetti: i cartelli colombiani e quelli messicani godono di ampia letteratura, e sono oggetto di innumerevoli serie televisive, ispirati a personaggi “mitici”, come Pablo Escobar e il “Chapo” Guzmán. In realtà, il narcotraffico, alimentato in gran parte della cocaina, sempre più richiesta in tutto il mondo (ma anche da altre sostanze, come le meta-anfetamine), è un cancro ormai in metastasi, che diffonde i suoi effetti di morte, violenza, corruzione non solo nei Paesi tradizionali di coltivazione (Perù, Colombia, Bolivia), produzione e commercio (di nuovo Colombia, Messico, sempre più anche il Brasile), ma anche altre zone tradizionalmente meno coinvolte. L’America Latina, così, si è ritagliata il suo “spazio” nella “terza guerra mondiale a pezzi” di cui spesso ha parlato Papa Francesco. E parlare di “guerra” non è certo una forzatura.