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Ora è indispensabile che si vada fino in fondo nell’accertamento delle responsabilità e delle criticità organizzative su cui intervenire

I lusitani tornano domani ai seggi dopo che un’inchiesta di presunta corruzione ha coinvolto il governo. Eunice Lourenço, opinionista politica, commenta per il Sir il ricorso anticipato alle urne. “C’è un forte desiderio di cambiamento, ma al tempo stesso una rassegnazione rispetto alle concrete possibilità che ciò avvenga”. “Mudar” (cambiare) è lo slogan sia del centrodestra sia del centrosinistra. “Il Portogallo – osserva rispetto al rapporto con l’Ue – è sempre stato un Paese europeista e sono veramente pochi i cittadini che ne criticano l’appartenenza all’Unione europea e all’euro”

I fatidici primi cento giorni, quelli della “luna di miele” con i propri elettori, non sono ancora trascorsi (il traguardo sarà tagliato nella seconda parte di marzo). Ma poche settimane sono già bastate al presidente dell’Argentina, l’anarco-liberista radicale Javier Milei, per dividere ancora di più l’opinione pubblica sul suo conto (sia in Argentina che nel resto del mondo), e per dare vita a controversi provvedimenti, anche se non come egli stesso avrebbe voluto, contestati nel corso di frequenti scioperi. Nei quartieri popolari la gente è ridotta alla fame, tanto da indurre i “curas villeros” i sacerdoti delle periferie a supplicare il Governo di non “staccare la spina” alle “villas”, ai quartieri popolari, appunto.

Questa sostanza, spiega l’esperto al Sir, “interferisce con la normale maturazione cerebrale negli adolescenti, modifica la loro personalità e la loro capacità decisionale, crea un deficit dell’attenzione, della memoria e quindi dell’apprendimento, determina una difficoltà di concentrazione, perfino una diminuzione del quoziente intellettivo di circa 8-9 punti in chi ne fa uso costante"

Resta invariato, rispetto al periodo analogo allo scorso, il numero delle vittime di genere femminile. A svelarlo è l'ultimo monitoraggio settimanale del ministero dell'Interno sull'andamento degli omicidi volontari riconducibili alla violenza di genere. Analizzando il solo 2023, le donne vittime di omicidio costituiscono il 36% del totale. Di queste, il 97% erano maggiorenni e l'87% italiane

Sono 63 le donne palestinesi uccise nella Striscia di Gaza in media ogni giorno, aggiungendo che sono invece almeno 9 mila le vittime totali dal 7 ottobre, senza contare quelle disperse sotto le macerie. E’ quanto denuncia l'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi