Fatti

Rispetto a sei mesi fa soffrono la fame almeno 10 mila bambini in più. Il 90% della popolazione vive in povertà. Appello di Save the children ai leader riuniti a Cop27: "Si impegnino, pesa l'impatto dei cambiamenti climatici"

Finora sono arrivati in Italia, dai campi per rifugiati in Niger, 9 ragazzi sudanesi in fuga dalla guerra in Darfur. In tutto si prevede di accoglierne 35. Il progetto si intitola "Pagella in tasca" ed è realizzato dall'organizzazione umanitaria Intersos in collaborazione con Unhcr. È stato finanziato dalla Conferenza episcopale italiana con 400.000 euro, tramite la Campagna “Liberi di partire, liberi di restare”. Tra gli altri partner, la Fondazione Migrantes della Cei

Intervista al giurista esperto di immigrazione sul caso delle navi umanitarie in attesa di un porto sicuro: “I divieti di sbarco dei naufraghi soccorsi in acque internazionali costituiscono violazioni aggravate, oltre che del diritto europeo, anche del nostro diritto interno”

“Ha vinto il coraggio della verità che ha riconosciuto nel volto di queste persone quello di uomini e donne con una inalienabile dignità e per noi cristiani, sempre e comunque, fratelli; il buon senso delle istituzioni; l’opera dei medici che hanno agito secondo ‘scienza e coscienza’, a cui va immensa riconoscenza di tutti; l’opera, fedele alla propria alta vocazione, della Protezione civile e della Croce Rossa”.

Sull'ergastolo ostativo la Corte costituzionale ripassa le carte alla Corte di Cassazione, da cui la questione di legittimità era stata sollevata in origine. Sarà quest'ultima a valutare se il recente decreto-legge con cui il governo ha modificato le norme oggetto del giudizio azzera o no tutti i dubbi di costituzionalità che a suo tempo la stessa Cassazione aveva reputato meritevoli di essere sottoposti ai giudici della Consulta, nonché a “procedere a una nuova valutazione della loro non manifesta infondatezza”, come spiega il comunicato-stampa diffuso dalla Corte costituzionale in attesa del deposito della sentenza.

Ad oggi sono 74 i suicidi in carcere dall’inizio dell’anno. Tra i momenti più delicati l’ingresso e l’uscita. Non ha dubbi Daniela de Robert, componente del collegio del Garante dei diritti dei detenuti: “C’è bisogno di più attenzione alle persone. Il carcere è la parte ferita e sfigurata del nostro corpo sociale, ma appartiene a tutti noi”

Il 2022 è un anno nero per l’alto numero dei suicidi negli istituti penitenziari nei primi dieci mesi. Le cause possono essere diverse: solitudine, fragilità già esistenti e nuove, sovraffollamento, poco personale, ma di certo, osservano l’ispettore generale dei cappellani nelle carceri italiane e il portavoce della Comunità di Sant’Egidio di Napoli, occorre più accompagnamento e ascolto di chi ha compiuto un errore, ma resta un essere umano con le sue debolezze e le sue paure

L’organizzazione: “Nei molti anni di intervento in banchina con i mediatori culturali abbiamo potuto individuare un numero di persone vulnerabili ampiamente maggiore di quello riscontrato da enti e personale non specializzato. Per questo sia consentito lo sbarco immediato di tutte le persone presenti a bordo delle navi di salvataggio”

Padova. Un nuovo punto d’aggregazione per gli abitanti del quartiere del centro della città del Santo. La novità è che, specialmente in inverno, sarà luogo di ristoro per i tanti fattorini che in bici consegnano il cibo