Ad oggi sono 74 i suicidi in carcere dall’inizio dell’anno. Tra i momenti più delicati l’ingresso e l’uscita. Non ha dubbi Daniela de Robert, componente del collegio del Garante dei diritti dei detenuti: “C’è bisogno di più attenzione alle persone. Il carcere è la parte ferita e sfigurata del nostro corpo sociale, ma appartiene a tutti noi”
Fatti
Il 2022 è un anno nero per l’alto numero dei suicidi negli istituti penitenziari nei primi dieci mesi. Le cause possono essere diverse: solitudine, fragilità già esistenti e nuove, sovraffollamento, poco personale, ma di certo, osservano l’ispettore generale dei cappellani nelle carceri italiane e il portavoce della Comunità di Sant’Egidio di Napoli, occorre più accompagnamento e ascolto di chi ha compiuto un errore, ma resta un essere umano con le sue debolezze e le sue paure
L’organizzazione: “Nei molti anni di intervento in banchina con i mediatori culturali abbiamo potuto individuare un numero di persone vulnerabili ampiamente maggiore di quello riscontrato da enti e personale non specializzato. Per questo sia consentito lo sbarco immediato di tutte le persone presenti a bordo delle navi di salvataggio”
A Padova, da un anno, c’è un regolamento innovativo per prendersi cura degli spazi pubblici. Sala Pinelli attende una risposta, ma il Comune rassicura
Padova. Un nuovo punto d’aggregazione per gli abitanti del quartiere del centro della città del Santo. La novità è che, specialmente in inverno, sarà luogo di ristoro per i tanti fattorini che in bici consegnano il cibo
Un grido d’allarme, scritto nero su bianco, su una lettera indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Sul cambiamento climatico c’è bisogno di fare rete. Soprattutto internazionale.
Crisi energetica, carenza di chip, guerra, inflazione: sono tanti gli ostacoli sulla via della meccanica.
È il clamoroso provvedimento, ufficializzato nel pomeriggio di martedì 8 novembre, chiesto e ottenuto dalla Procura della Repubblica di Padova, a conclusione di un’indagine sull’appalto indetto dal Comune per il rifacimento della nuova curva sud dello stadio e la costruzione dei due annessi palazzetti dello sport.
È un progetto partito per dare un forte impulso alla viabilità e all’economia, ma rischia di diventare una telenovela con
un finale sgradito a molti. L’opera in questione è la Valdastico Nord, in termini tecnici il prolungamento dell’A31 che attualmente parte dal Rodigino, desiderata da decenni dalle categorie economiche del Veneto.
Erano 26 anni che Nicoletta Palladini lavorava nella vetreria di Borgonuovo Val Tidone dove ha tragicamente perso la vita mentre faceva il turno di notte schiacciata tra un nastro trasportatore e un macchinario porta bancali, alla fine della linea di produzione dell’azienda. A Casal di Principe, nel Casertano, un lavoratore 49enne di Cesa è morto a seguito di una caduta da un’altezza di cinque metri dal tetto di un capannone industriale che ha ceduto al suo peso. Un operaio di origini marocchine di 41 anni, assunto con contratto interinale, è morto sul lavoro schiacciato da numerosi tubi di metallo nell’azienda “Alessio Tubi” di La Loggia, nel Torinese. E nell’area portuale di Ortona (Chieti) ha perso la vita un operaio di 41 anni a seguito delle gravissime lesioni riportate dopo essere stato colpito alla testa dal gancio di una gru ed essere stato scaraventato in mare. Sono gli ultimi casi di incidenti mortali
I dati del Rapporto 2022. Sette contratti su dieci a tempo determinato, i lavoratori poveri sono il 10,8%. L’Italia è l’unico Paese Ocse con un salario medio annuo in calo (-2,9%). Politiche di sostenibilità adottate da appena l'8,6% delle imprese
Enego. Una nuova vita per la piana più devastata dalla tempesta Vaia. Venerdì 4 novembre, è stato presentato il primo intervento di un progetto più ampio con la ricostituzione di sei ettari e mezzo di bosco grazie alla messa a dimora di 9 mila alberi e il recupero dei pascoli
Gli oltre 300 milioni di euro destinati a Padova fanno gola alla criminalità. E non aiuta la poca trasparenza di Governo e Comuni. Per il prefetto Grassi ci vuole un’azione civile
Dai 600 sanitari no-vax reintegrati ai farmaci che scarseggiano, passando per la mobilità dei pazienti tra le varie Regioni. Le “questioni” sospese del sistema veneto