Fatti

È andato alle urne il 63,91% degli aventi diritto. In altre parole più di un elettore su tre non ha votato. Il partito guidato da Giorgia Meloni ottiene il 26,4% rispetto all’8,79% della Lega e all’8,11% di Forza Italia, con Noi Moderati allo 0,91% (dati relativi alla Camera quando mancano poche sezioni da scrutinare). Un esito che riconfigura profondamente gli equilibri della coalizione, tanto che non pochi commentatori osservano che bisognerebbe parlare di destra-centro e non di centro-destra

“Il rischio crescente è che una fetta di popolazione sempre più ampia si ritrovi in una condizione di incapacità di soddisfacimento dei bisogni. Questo preoccupa perché incide sul pericolo del sovraindebitamento che è un tema fondamentale su cui bisognerebbe interrogarsi di più”, afferma Antonella Sciarrone Alibrandi, direttrice dell’Osservatorio sul debito privato e prorettrice dell’Università Cattolica. “In questo periodo – aggiunge – ci vuole attenzione a erogare nuovo credito in modo oculato e sostenibile. Ma è anche fondamentale aiutare chi è già indebitato e incorre in un peggioramento della propria situazione a gestire le nuove difficoltà: bisogna educare a usare bene gli strumenti anche normativi che già esistono e riguardano la gestione del sovraindebitamento”

Eurostat ha tracciato un quadro preoccupante: 95 milioni di europei rischiano l’indigenza, mentre i prezzi crescono, l’economia frena e scarseggia il lavoro in diversi Paesi Ue. Maria Nyman, segretario generale di Caritas Europa, spiega al Sir che prima la pandemia, e ora la guerra, hanno messo in ginocchio tante famiglie. E afferma: “Occorre affrontare le cause profonde della povertà”

Proprio la questione climatica può offrirci il destro per comprendere al meglio il significato delle parole di Bianchi e cogliere la concretezza di affermazioni che altrimenti resterebbero – tanto più perché, a ben vedere, ripetute spesso con enfasi – slogan abbastanza vuoti

L’economia è flessibile. Sugli scaffali si riducono gli spazi per latte in polvere e omogeneizzati, si allargano quelli riservati a prodotti per la terza età e per la cura degli animali domestici. Non si investe più in letti a castello (diventati introvabili) e camerette, ma in sofisticati letti per lungodegenze e in ascensori

L’Italia è a corto di futuro. Così si potrebbe sintetizzare il recente Report dell’Istat su “Previsione della popolazione residente e delle famiglie”. C’è una progressiva decrescita della popolazione italiana. Se a gennaio del 2021 si contavano circa 59,2 milioni di residenti nel bel paese, nel 2050 scenderanno di 5 milioni e nel 2070 il numero calerà ancora arrivando a circa 47,7 milioni

Domenica 25 settembre seggi aperti dalle 7 alle 23. Gli elettori chiamati alle urne sono circa 51 milioni (50.869.304, secondo il dossier del Ministero dell'interno consultabile online dal pomeriggio di giovedì), compresi gli italiani che votano all'estero (4.741.790). Il comune e la regione con più elettori sono rispettivamente Roma (2.055.382) e la Lombardia (7.505.133), quelli che ne hanno di meno sono la Valle d'Aosta (98.187) e Rocca de' Giorgi in provincia di Pavia (25)

“La maggior parte degli alunni dell’istruzione primaria e secondaria nell’Unione europea studia almeno una lingua straniera: nel 2020, il 96,1% degli alunni dell’istruzione primaria, il 98,4% degli studenti della scuola secondaria inferiore e il 90,3% della scuola secondaria superiore nell’Ue ha studiato almeno una lingua straniera”. 

Ma solo il 6,3% dichiara di non essere intenzionato a votare. Presentati i risultati di un sondaggio realizzato sulla piattaforma indipendente U-Report Italia. Il 65,1% del campione ha a cuore i temi del cambiamento climatico, della non discriminazione, dell'educazione e della salute mentale