In Italia ci sono attualmente 444.210 positivi per Covid-19, 6.690 in meno rispetto a ieri.
Fatti
Dall'inizio dell'invasione della Federazione Russa in Ucraina sono morti 383 bambini e 743 sono rimasti feriti, 5.718 civili sono stati uccisi e 8.199 feriti. Sono solo alcuni dei numeri contenuti in un documento delle autorità competenti del governo ucraino (Ufficio del difensore civico dell’Ucraina) emersi durante un incontro on line del Forum internazionale di Azione Cattolica (Fiac) con S.B. Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev. Il documento presenta i dati ufficialmente registrati dal governo ucraino, mentre sul territorio occupato dall’esercito russo, dove ci sono combattimenti in corso, è impossibile conoscere la situazione attuale
“Una pazzia”. Così Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina, definisce l’aggressione armata russa nel suo Paese, utilizzando un termine più volte usato da Papa Francesco e per “declinarlo” - intervenendo ad un incontro promosso ieri sera online della Fiac - ha dato qualche cifra ufficiale delle “conseguenze” drammatiche che questa guerra sta provocando: più di 3 milioni di bambini sono ancora nelle zone dello scontro armato, quasi 2 milioni sono a rischio di vivere sull’orlo della fame
Nell'emiciclo dell'Europarlamento la presidente della Commissione rivolge un intervento di grande solidarietà all'Ucraina, duro contro la Russia, dai toni preoccupati sul piano della crisi economica ed energetica. Ma l'Ue, a suo avviso, supererà questa fase unendo le forze, ritrovando i propri valori e la solidarietà. "I mesi che ci aspettano non saranno facili, fa ce la faremo"
In Italia ci sono attualmente 450.900 positivi per Covid-19, 3.135 in meno rispetto a ieri.
Il nome esiste già, il percorso muove, invece, i suoi primi passi.
Quanti usano la stessa password aziendale anche per social e app privati? Una delle tante “bucce di banana” su cui scivolano dipendenti e titolari d’azienda con il rischio, ormai quotidiano, di essere a rischio attacco informatico e ricatto.
Gli artigiani e i piccoli imprenditori padovani hanno già pagato 443 milioni di euro in più negli ultimi 12 mesi e la cifra rischia di raddoppiare entro fine anno.
Sabato 24 e domenica 25 settembre saranno due giornate memorabili con piazza Carli di Asiago trasformata in uno splendido quadro patchwork composto da oltre mille coperte realizzate da centinaia di donne.
Laboratorio e orto. Un percorso verso l’autonomia personale e una spinta relazionale. Nel liceo Corradini di Thiene si personalizza l’offerta formativa: i docenti seguono alunni con disabilità o disturbi legati all’apprendimento. E poi ci sono studenti stranieri e profughi
Non c’è l’emergenza dell’anno scorso. A Padova sono aumentati stanze e posti per i fuorisede, ma sono già tutti pieni da mesi. L’Esu ha bisogno di tempo per ristrutturare e la novità potrebbero essere spazi inutilizzati dalle parrocchie. La città ha chiaro l’impatto positivo? Sono 70 mila gli studiosi, da tutta Italia, attratti dall’Università. Settemila, invece, sono gli stranieri, spesso eccellenze nei loro Paesi. Bisogna essere attrattivi, accogliendo la loro voglia di sapere
Padova. Al parco Morandi, lo scorso fine settimana, si è svolto l’Arcella sport fest che ha messo al centro temi non più rimandabili. Il professionismo può portare verso nuove “conquiste”, purtroppo i rincari energetici rischiano di far esplodere una bolla sociale
Bisogna avere il coraggio di provare a illuminare quei luoghi in cui regnava l’illegalità per renderli accessibili ai cittadini
attraverso il loro riutilizzo sociale. Questo il messaggio emerso dall’incontro “Fatti per bene. L’agricoltura sociale nei beni confiscati” organizzato da Libera Padova in piazza Gasparotto lo scorso venerdì 9 settembre.
«La campanella per la ripresa dell’anno scolastico in Italia e in Veneto non suona solo per studentesse e studenti, ma riserva il suo tono più acuto e allarmante agli adulti e alla politica, per le debolezze del sistema scolastico».
Riguarda gli istituti del Padovano. «La provincia di Padova spende circa 18 mila euro al giorno nei mesi invernali per i 37 istituti nei 64 edifici scolastici dove studiano 39 mila studenti. Queste spese inesorabilmente cresceranno, fino a 500mila euro, si stima».