Fatti

“Un grande divulgatore, un uomo di scienza e di cultura che, sfruttando le possibilità del servizio pubblico televisivo, ha permesso a intere generazioni di italiani di avvicinarsi alla scienza e comprenderne i segreti. Un grande italiano, un uomo elegante e rigoroso capace di trasmettere il piacere della scoperta e della conoscenza. Mi stringo al dolore del figlio Alberto e di tutta la famiglia in questa triste giornata”. 

“La guerra in Ucraina continua ad avere un impatto devastante sulle famiglie e in particolare sui bambini”. Lo ricorda oggi Caritas Italiana, in una nota. “C’è anche un grande vuoto nell’istruzione”, raccontava già a maggio p. Vyacheslav Grynevych, direttore di Caritas Spes, aggiungendo: “La guerra ha esasperato tutto. Nonostante sia garantita almeno la didattica a distanza per molti, non è come essere e vivere davvero la scuola. 

Almeno hanno un santo a cui votarsi, gli argentini: san Gaetano, il santo “del pane, della pace e del lavoro”. In tanti, sabato 7 agosto, a Buenos Aires e in tutto il Paese, si sono affidati a questo speciale patrono, senza avere altro cui aggrapparsi. L’Argentina sta vivendo, infatti, ancora una volta, mesi molto difficili: inflazione alle stelle e aumento della povertà, dato che la maggior parte della popolazione vive di lavori precari e sottopagati. Ma la crisi è anche politica

La religiosa della Fraternità Francescana missionaria di Busto Arstizio è in missione da 18 anni a Port-au-Prince, dove gestisce un orfanotrofio con 150 bambini nella bidonville di Waf Jeremie. Ha visto peggiorare la violenza di anno in anno, con le gang armate che tengono in ostaggio interi quartieri

“La morte di Piero Angela è davvero una perdita grave per la nostra cultura. In un’Italia che ha sempre dato – lo dicono anche varie ricerche – poca attenzione e ha avuto poco interesse per le Stem, le discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, una figura come quella di Piero Angela ha offerto questi contenuti e questi modi di guardare il mondo in una maniera, nel contempo, qualificata e precisa ma anche molto amichevole, chiara, familiare. Non ha sacrificato il rigore alla divulgazione”. 

La situazione in Ucraina crea immediati parallelismi con la guerra che ha infiammato la Bosnia ed Erzegovina tra il 1992 ed il 1995: "Quando vedo le scene dall’Ucraina mi trovo subito nella città assediata, nella mia città assediata”, la testimonianza di Kanita-Ita Blazević, interprete che per i suoi servigi allo Stato italiano si è meritata anche l’onorificenza di Cavaliere

“A seguito di una richiesta di assistenza dalla Francia tramite il meccanismo di protezione civile dell’Ue, la Commissione europea ha inviato quattro aerei della sua flotta antincendio rescEu posizionata in Grecia e Svezia. Inoltre, squadre antincendio provenienti da Germania, Polonia, Austria e Romania stanno arrivando per supportare i primi soccorritori francesi”. 

Giovedì 11 agosto alle 8.15, gli ultimi sette minori ucraini rimasti a Padova in attesa del decreto di rimpatrio, si sono messi in viaggio per ritornare a casa, in Ucraina. Si ricongiungono così agli altri 42 tra ragazzi e ragazze partiti lo scorso martedì 2 agosto. Con una stretta collaborazione tra Comune di Rubano, Caritas e associazioni, dopo oltre cinque mesi, si conclude così l'esperienza di accoglienza all'interno del Seminario minore della Diocesi di Padova. 

(in copertina, una foto scattata durante la prima partenza di martedì 2 agosto)