Fatti

Il racconto in presa diretta del parroco di Mykolaiv, mentre la città è stata colpita da 7 missili russi. “Siamo stati svegliati da esplosioni terribili. Non abbiamo informazioni precise per quanto riguarda le vittime. In questo momento sentiamo l’odore del fuoco e si vedono le conseguenze degli attacchi con distruzioni e fumo nero in città”. Anche qui, la Chiesa è rimasta aperta a tutti. Non ha abbandonato la sua gente, svolge le celebrazioni e gestisce un centro animato e sostenuto da volontari dove vengono distribuiti gli aiuti umanitari alla popolazione

Il World Food Programme (Wfp) sta dispiegando cibo e attrezzature logistiche per le comunità colpite dal terremoto del 22 giugno che si è verificato vicino alla città di Khost. Sono in movimento 18 camion nelle aree colpite dal terremoto che trasportano forniture di emergenza, tra cui pacchi di biscotti ad alto contenuto energetico e unità mobili di stoccaggio.

La fame come arma: la guerra in Ucraina sta mettendo in evidenza la vulnerabilità di tante zone di crisi del mondo, in particolare in Medio Oriente e Africa. Il blocco delle spedizioni di grano e cereali dai porti del Mar Nero, causato dall'invasione russa, sta provocando la riduzione delle scorte e il conseguente allarme fame. Forte la condanna dell'Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, nei confronti della Russia: "usare la fame come arma contro il resto del mondo è un vero crimine di guerra”. Questo blocco, per Borrell, potrebbe provocare "possibili carestie nei Paesi del Sud del mondo, disordini sociali per il prezzo del pane, ondate migratorie o conflitti a medio termine. Non si può pensare che milioni di tonnellate di grano continuino ad essere bloccate in Ucraina mentre le persone nel resto del mondo soffrono la fame”

Nei servizi di Caritas Libano ora arrivano i nuovi poveri, i lavoratori libanesi, che a causa di una inflazione al 138% sono costretti a fare i conti con prezzi dei beni alimentari saliti fino al 500% e la caduta del potere di acquisto dei salari del 90%. Ogni due giorni c’è un caso di suicidio perché la gente non arriva a fine mese, mentre le tensioni tra rifugiati siriani e libanesi sono alle stelle. Parla padre Michel Abboud, presidente di Caritas Libano, tra i relatori al 42° Convegno nazionale delle Caritas diocesane in corso a Rho (Milano).

In vista della Giornata mondiale contro la droga del 26 giugno, la Comunità San Patrignano diffonde il suo Osservatorio sulle Dipendenze, in base agli ingressi da maggio 2021 ad aprile 2022. In leggero calo anche l’utilizzo delle droghe sintetiche, con l’ecstasy utilizzata dal 44%, che supera di poco l’eroina, le amfetamine al 26,6%, la ketamina al 25,7% e gli allucinogeni al 26,9%. Tra i 327 nuovi ingressi, ben 33 (10%) sono minorenni

Comunque la si pensi, “è oggettivamente una svolta storica”. Addirittura epocale. Per la Colombia e il suo processo di pace, ma in parte anche per l’America Latina. Gianni La Bella, docente di Storia contemporanea all’Università di Modena e Reggio Emilia, “storico” referente della Comunità di Sant’Egidio nel Continente e in particolare per le trattative di pace in Colombia, non ha dubbi sull’importanza della vittoria di Gustavo Petro al ballottaggio per le elezioni presidenziali

I dati Istat. Nel 2021 è in aumento la quota di persone di 14 anni o più soddisfatte per la propria vita nel complesso (+1,7%), con l’eccezione dei giovani di 14-19 anni. A fronte di un aumento del benessere soggettivo, diminuisce molto la soddisfazione per alcuni aspetti come il tempo libero (in particolare per giovani e donne) e le relazioni amicali. In calo anche la soddisfazione per la salute, in particolare nelle classi di età 45-54

Nel 2021 i lavoratori domestici con contributi all’Inps sono stati 961.358, con un incremento del +1,9% rispetto al 2020. Si torna così ai livelli occupazionali precedenti il 2014. L’Istituto: “Incrementi dovuti dapprima alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro per il lockdown, poi al decreto ‘Rilancio’”. Tra il 2020 e il 2021, i lavoratori domestici stranieri sono aumentati del 3,2%

Nelle comunicazioni alle Camere in vista del Consiglio europeo, Mario Draghi ha ribadito che “la strategia dell'Italia in accordo con l'Ue e con gli Alleati del G7 si muove su due fronti: imponiamo sanzioni alla Russia perché Mosca cessi le ostilità e accetti di sedersi al tavolo dei negoziati”. Rivolgendosi prima ai senatori e poi ai deputati, il presidente del Consiglio ha sostenuto ancora una volta che “la sottomissione violenta e la repressione di un popolo per mano di un esercito non portano alla pace ma al prolungamento del conflitto” e il governo italiano insieme ai suoi partner “intende continuare a sostenere l'Ucraina così come questo Parlamento ci ha dato mandato di fare”