Fatti

Domenica 12 giugno seggi aperti dalle 7 alle 23 in tutta Italia per il voto su cinque referendum in materia di giustizia. Ma per circa 9 milioni di elettori distribuiti in 19 Regioni l'appuntamento è doppio: si eleggono infatti sindaci e consiglieri in quasi mille Comuni (in 4 centri della Valle d'Aosta si è già votato il 15 maggio), per un totale di oltre 17mila incarichi da assegnare. I Comuni capoluogo di provincia interessati dal voto sono 26, di questi, 4 sono anche capoluoghi di Regione

I dati emergono dalla Rappresentazione grafica pubblicata oggi dall’Agenzia Onu per i rifugiati. L’anno scorso sono stati registrati circa 3.231 morti o dispersi in mare nel Mediterraneo e nell’Atlantico nord-occidentale. Nel 2020 erano di 1.881, 1.510 nel 2019 e oltre 2.277 nel 2018. “Il numero potrebbe essere ancora più elevato con morti e dispersi lungo le rotte terrestri attraverso il deserto del Sahara e zone di confine remote”

Le statistiche dicono che se la guerra continuerà ancora per lungo tempo, il 90% della popolazione ucraina può ritrovarsi al di sotto della soglia di povertà. 5 milioni di persone hanno perso il lavoro. Ad essere colpite sono soprattutto le aziende che avevano contratti con la Russia prima del conflitto e le piccole e medie imprese. Il prezzo della benzina si è alzato e continua ad aumentare. Di conseguenza anche i prezzi dei beni di prima necessità si sono duplicati. Vicino alle persone provate ci sono gli operatori Caritas. È don Vyacheslav Grynevych, direttore della Caritas-Spes Ucraina, a raccontarci cosa sta succedendo

Uno studio sui dati Eurostat, presentato da Asvis, rivela che Italia è penultima tra i Paesi Ue per gli Obiettivi dell’Agenda 2030 in materia di lavoro, disuguaglianze, pace, giustizia e istituzioni solide. L’Italia è sotto la media UE anche per contrasto alla povertà, istruzione, acqua, imprese e infrastrutture, territori, cooperazione. Positiva invece la situazione relativa all’agricoltura e sul consumo e la produzione responsabili

Una scuola “su misura”, che metta al centro le competenze e gli interessi del singolo studente, che utilizzi tutti gli spazi interni ed esterni e sappia aprirsi al territorio. Laboratori per imparare facendo e sensibilizzazione sui diritti dei minori con disabilità. I risultati della consultazione "La scuola che vorrei"

Sono 17,5 milioni le vittime della pandemia nel mondo da quando l’Organizzazione Mondiale del Commercio ha iniziato il dibattito, 20 mesi fa, sulla sospensione dei brevetti e altri diritti di proprietà intellettuale su vaccini, terapie e diagnostica, “ma nessun passo avanti è stato fatto”. Le organizzazioni: “Il mancato accordo sulla proposta presentata da India, Sud Africa e oltre 100 paesi in via di sviluppo sta minando la credibilità dell’Omc”

Rubavano immagini di vita quotidiana e rivendevano i filmati in rete per poche decine di euro a migliaia di “guardoni”. Per gli investigatori però è solo la punta dell’iceberg. Le 11 persone, indagate dalla polizia postale con l’accusa di associazione per delinquere e accesso abusivo a sistema informatico, potrebbero essere perseguite anche per reati connessi alla diffusione di pedopornografia. Negli oltre 50 terabyte di filmati sequestrati ci sono infatti anche bambini colti nella intimità di casa. Al Sir Mario Pollo, antropologo dell’educazione, già docente di sociologia e pedagogia all’Università Lumsa di Roma, spiega come questi fatti siano dei campanelli d’allarme “per portarci a una riflessione e a un impegno collettivo” su un fenomeno molto più ampio e complesso

La chiamiamo Olga e non possiamo dare troppi dettagli sulla sua vita, per non metterla in difficoltà. Il Sir l’ha raggiunta al telefono nella sua casa a Mosca, per avere la testimonianza di come vive nella capitale della Federazione russa chi è contro la guerra e non può o non vuole andare via. Olga lavora anche per una Ong internazionale – anche questa ci è stato chiesto non fosse resa identificabile – e insegna psicologia in una facoltà universitaria. Impotenza, attesa, paura sembrano essere i tratti di un tempo che è iniziato già ben prima del 24 febbraio, giorno in cui è solo “caduta la maschera”, dice Olga, che precisa: cancellerà dal suo telefono ogni riferimento ai contatti avuti per questa intervista perché “la polizia ora ferma le persone per strada e chiede di vedere le chat di whatsapp e telegram”.

In Etiopia circa 400.000 persone nella regione del Tigray rischiano la fame e la morte e anche nel resto del Paese la popolazione inizia a fare scorte di grano, a causa della siccità, della carestia e della crisi ucraina. Il racconto di Laura Arici, appena tornata da una missione nel Paese africano, dove opera da 50 anni l'associazione padovana Gruppo missioni Africa (Gma)