Fatti

A circa tre mesi dall'inizio della guerra abbiamo fatto il punto con il Generale di Brigata in congedo, Giorgio Cuzzelli, docente di sicurezza internazionale alla Lumsa e all’università “L’Orientale” di Napoli, curatore, con Matteo Bressan, del libro “Da Clausewitz a Putin: la guerra nel XXI secolo: Riflessioni sui conflitti nel mondo contemporaneo” (Ledizioni)

“Mi sento tra veri amici della Moldova. E consentitemi, anzitutto, di ringraziarvi a nome di tutti i moldavi per il vostro sostegno costante e incrollabile alla Moldova e al suo futuro europeo. Il vostro sostegno è stato fondamentale per mantenere la Moldova sul suo percorso democratico e sostenere le aspirazioni del nostro popolo a vivere in pace e prosperità”. 

Rapporto di Oxfam e Save the Children. In Somalia, Etiopia e Kenya il numero di persone che soffrono la fame è passato da 10 a 23 milioni in un anno. L’appello delle Nazioni Unite per la risposta umanitaria in questi tre Paesi è oggi finanziato solo al 2%. “Servono 4,4 miliardi di dollari per aiutare la regione a risollevarsi e salvare vite prima che sia troppo tardi”

Dopo il ritiro delle truppe francesi, il governo militare golpista del Paese africano ha “arruolato” i mercenari russi del Gruppo Wagner, tra i possibili responsabili del massacro di 300 civili. Ma la stabilità del Sahel, e di riflesso la sicurezza europea, impegna l’esercito italiano

Il 23 maggio 1992, Cosa nostra uccide Falcone, sua moglie e la sua scorta. Meno di due mesi dopo, perdono la vita anche Borsellino e i suoi uomini. Da quel momento prende corpo la Dia, la Direzione investigativa antimafia, che ancora oggi lotta contro tutte le mafie

Viaggia sulla rete la mobilitazione degli “studenti contro la guerra”, il nome di un canale Telegram in russo che raccoglie racconti di “azioni di disobbedienza” e indicazioni su come vivere la propria opposizione al conflitto in Ucraina. Gli iscritti sono poco più di 5.200. Il gruppo sostiene la “auto-organizzazione di iniziative civili contro la guerra”.

Due gli eventi organizzati dagli Stati Uniti: una riunione a livello ministeriale il 18 maggio e un dibattito aperto del Consiglio di Sicurezza il giorno successive. Azione contro la fame: “È essenziale che la buona volontà e gli impegni avanzati durante questa settimana si traducano in azioni immediate e durature”. Le proposte delle organizzazioni umanitarie