È stato aggiornato al 21 giugno, il processo a carico dello studente egiziano Patrick Zaki. Noury (Amnesty International Italia) chiede che il governo italiano faccia il possibile "per chiuderla al più presto" con il suo ritorno in libertà
Fatti
"Sto affrontando un enorme attacco informatico sui miei account di posta elettronica e social media. Che buon inizio!!". Lo ha scritto sul suo profilo Twitter l'attivista egiziano Patrick Zaki, studente di master presso l'Università di Bologna Alma Mater Studiorum, prima di una nuova udienza
Kirill Martynov è il vice direttore del quotidiano Novaya Gazeta, la più longeva testata indipendente redatta da giornalisti russi nel territorio della Federazione. Dopo tanti anni di battaglie e sei redattori uccisi, il 28 marzo scorso la redazione ha deciso di sospendere “fino alla fine dell'operazione speciale sul territorio dell'Ucraina” le pubblicazioni cartacee e on line, a causa delle pressioni ricevute dal Roskomnadzor, l’ente russo di vigilanza sulle comunicazioni
A Sarajevo ortodossi, cattolici e musulmani insieme nel Centro studi interreligiosi per insegnare ai giovani il dialogo e la riconciliazione, vie privilegiate per costruire la pace e guarire le ferite aperte del conflitto scoppiato nel 1992
Stessa sofferenza e stessi crimini: parte da questa consapevolezza la storia di Amir Omerspahic, bosgnacco, che dopo aver vissuto, a soli 17 anni, gli orrori della guerra in Bosnia, ha deciso di raccontare la sua storia di ex detenuto di un campo di prigionia serbo. Amir, insieme ad altri suoi amici serbi e croati, accomunati dalla stessa sorte, hanno maturato, grazie a un progetto di peace-building di Caritas Bosnia, la certezza che il popolo di cui facevano parte si era macchiato degli stessi crimini commessi da coloro che li avevano vessati. Uomini accomunati dalla stessa sofferenza che oggi, trenta anni dopo, gridano il loro ‘no’ alla guerra e all’odio etnico e settario.
La Russia e la Turchia contano il maggior numero di detenuti nel 2021.
I dati del Circular Economy Network che ha presentato il “Rapporto nazionale sull’economia circolare in Italia”. Il nostro Paese spreca ancora una gran parte dei materiali estratti dagli ecosistemi, eppure l’Italia “tiene” nel contesto europeo: rapporto tra risorse consumate e Pil generato e percentuale di riciclo. Difficoltà invece per consumo di suolo, eco-innovazione e riparazione dei beni. Edo Ronchi: “Il tempo dell’attesa è finito”
“Oggi vediamo dei filmati orribili. Immagini terribili di tutto ciò che l’occupante ha lasciato sul suolo ucraino. Vediamo fosse comuni di persone che sono state colpite alla nuca. Vediamo città e villaggi distrutti. Vediamo destini umani mutilati. Ecco perché dobbiamo metterci al lavoro e combattere”.
Riparte l’iter della riforma della cittadinanza: sono 210 su 728 gli emendamenti alla proposta di legge che non saranno ammessi al voto o che non saranno posti in votazione in commissione Affari Costituzionali alla Camera
Vittoria netta del presidente uscente Alexander Vucic: è il risultato alle presidenziali in Serbia svoltesi ieri. Si conferma l’uomo forte al potere a Belgrado ormai da oltre 10 anni, che ha raccolto al primo turno il 59,26% dei voti.
Giuseppe Schiavello, direttore della Campagna Mine: “Sarebbe un bel segnale se, ritrovata la pace, l’Ucraina aderisse alla Convezione di messa al bando delle cluster bombs di cui è stato denunciato e provato l’uso da parte delle forze armate Russe”
Quarto mandato consecutivo per Viktor Orban: è il risultato delle elezioni parlamentari tenutesi ieri in Ungheria che hanno visto trionfare con il circa 53,1% il primo ministro uscente e leader del partito di destra Fidesz al 98% dei voti scrutinati.
A quasi sei settimane dall’invasione russa dell’Ucraina, negli Stati Uniti torna ad imperare la polarizzazione, dopo che la scoppio della guerra aveva temporaneamente unito repubblicani e democratici, almeno sul fronte degli aiuti umanitari e del supporto militare. I sondaggi sono la prova palese di una divisione ancora partigiana, che si ferma sulla soglia dell’emozionalità e della contrapposizione a tutti i costi. Le parole pronunciate in Polonia sull’auspicabile uscita di scena di Putin, seppur smentite da Casa Bianca e Segreteria di stato, hanno fatto del presidente americano il portavoce di un sentire comune tra molti dei suoi cittadini, che inizialmente pronti al sacrificio pur di porre la parola fine alla carneficina ucraina e al dramma dei profughi: ora si ribellano ai costi reali di una guerra globale. E intanto ci si prepara all'accoglienza dei profughi
Uccisi almeno 121 minori. L'Europa accusa Mosca e pensa a nuove sanzioni e a un maggiore sostegno militare all'Ucraina. La Russia nega la strage di Bucha e definisce gli Usa "maestri di provocazione"
L'organismo, che ha la durata di un anno, monitorerà i risultati raggiunti, favorirà lo scambio di informazioni e buone pratiche e lo sviluppo della contrattazione collettiva