La parrocchia Santissima Trinità di Tiraspol si sta organizzando per diventare in caso di attacchi rifugio anti aereo. È il parroco padre Piotr Kuszman, a raccontarlo al Sir.
Fatti
L’Iss ha condotto il primo studio in Italia sulla prevalenza di sintomi depressivi nella popolazione generale nel corso del 2020 confrontata con il biennio precedente. Italiani più depressi durante le fasi di lockdown a causa della pandemia: per la prima volta colpiti in maniera severa anche i giovani tra i 18 e i 34 anni
Il nuovo bando della protezione civile per l’accoglienza in famiglia tiene fuori tutte quelle persone che già stanno ospitando i profughi. Refugees Welcome: “Si considerano solo i nuovi posti, chi si è mosso subito è penalizzato. I profughi non avranno gli stessi servizi”
In Italia milioni di persone sono guarite da un tumore ma rischiano di subire discriminazioni nell’accesso a servizi come la stipula di assicurazioni e di mutui, l’adozione di un figlio e l’assunzione sul lavoro”. La norma, richiesta da Fondazione Aiom attraverso l’iniziativa “Io non sono il mio tumore”, permetterebbe all’Italia di seguire l’esempio virtuoso di altri Paesi europei che già tutelano i propri cittadini ex pazienti oncologici
Coinvolti 14 milioni di bambini, "la guerra in Ucraina potrebbe aumentare ulteriormente i prezzi dei prodotti alimentari". Appello ai governi per i finanziamenti
Stamattina presto nel paese di Maiac, nel distretto di Grigoriopol, due esplosioni si sono sentite alle 6.40 e 7.05. Subito sono stati inviati tutti servizi specializzati della Transnistria, secondo quanto dice il centro della stampa del ministero dell’interno della Transnistria.
Donne in diminuzione tra i collaboratori e in crescita tra professionisti. E' stato aggiornato l'osservatorio sui lavoratori parasubordinati, che riporta l'andamento del periodo 2015-2020 delle informazioni su professionisti e collaboratori iscritti alla Gestione separata
Dopo il bombardamento russo di sabato scorso, alla vicina frontiera moldava di Palanca, cominciano ad arrivare profughi da Odessa. Raccontano la paura di un'ulteriore escalation della guerra. Nel centro allestito dal Governo moldavo e dalle varie ong l'accoglienza dei profughi continua senza sosta e senza particolari intoppi
Ma cos’è la destra, ma cos’è la sinistra? Quasi trent’anni fa Giorgio Gaber rifletteva ad alta voce sui valori della politica italiana in un brano che resta una pietra miliare della canzone d’autore.
“Far ripartire i negoziati altrimenti questo conflitto si prolungherà all'infinito e distruggerà tutto. Nessuno si salverà. Nessuno rimarrà sulla terra Ucraina. Tutti partiranno e fuggiranno via. E lì sarà un campo di battaglia. Non finirà. Tutti pagheremo questa guerra che già sta avendo un costo altissimo”. A chiederlo è il vescovo di Chişinău, mons. Anton Cosa, all’indomani delle esplosioni che sono avvenute ieri a Tiraspol, capitale della Transistria. “Temo anche le provocazioni che possono partire da dentro il nostro paese”, aggiunge il vescovo, e “rischiano di dare ai russi un pretesto in più per intervenire”
Prima tappa del viaggio Sir in Moldova per stare a fianco degli ucraini in fuga dalla guerra e di chi li accoglie. Siamo nel Centro don Bosco di Chişinău. Odessa dista solo 180 chilometri. “Accogliere queste persone – dice don Sergio Bergamin, salesiano di Padova e responsabile dell’oratorio - significa accogliere il dramma che stanno vivendo, mettersi in ascolto del dolore e del grido che hanno dentro. Significa fare silenzio quando fanno fatica a parlare e ascoltarli quando invece hanno bisogno di qualcuno con cui sfogare i loro problemi. Una signora ieri mi diceva di aver saputo che la sua casa a Mykolaiv è stata bombardata”
In Moldova, uno dei paesi più poveri del Vecchio Continente, sono affluiti dallo scoppio della guerra in Ucraina oltre 400 mila profughi ucraini, in larga parte donne, bambini, anziani. A Chişinău la piccola chiesa locale ha attivato una rete di aiuto per dare loro accoglienza e conforto. Nel Paese cresce anche la paura di un allargamento del conflitto con la Transnistria che potrebbe diventare il nuovo Donbas. La voglia di Europa dei giovani
Nel rapporto Istat dedicato al benessere i dati raccolti si occupano di fotografare anche lo stato di salute emotiva e psicologica degli adolescenti.
Il periodo della pandemia è stato duro per tutti, ma per i ragazzi ha avuto effetti molto pesanti sul piano relazionale, affettivo ed emotivo.
La notte del 24 aprile è trascorsa relativamente tranquilla in molte regioni dell'Ucraina. Tuttavia, si sono sentite esplosioni in diversi oblast e sono continuati i bombardamenti. Lo riferisce la Pravda ucraina con riferimento ai dati comunicati dai capi delle regioni alle 8 di mattina del 24 aprile. In questo contesto di pericolo e sangue, i cristiani – ortodossi e greco-cattolici – stanno celebrando oggi la Pasqua secondo il calendario giuliano. “Cristo cammina attraverso le nostre porte chiuse di paura, incertezza, persino attraverso il nostro dolore e la nostra sofferenza”, assicura il Capo della chiesa greco-cattolica, Sviatoslav Shevchuk, nel suo messaggio pasquale. “Sta attraversando la tragedia della sofferenza e tutti i pericoli della guerra. E ci porta la sua gioia celeste per dare all'Ucraina, al suo popolo, a ciascuno di noi, la sua pace”