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Domani si celebra la Giornata mondiale dell’acqua. Amref raccoglie in un video testimonianze, dati e immagini per raccontare le criticità vissute nel mondo, dove 1 abitante su 5 non ha acqua potabile a sufficienza, dove 361 mila bambini sotto i 5 anni muoiono ogni anno a causa di diarrea legata a carenze idriche e igieniche. Soprattutto nell'Africa sub-sahariana

Focus di Istat in vista della Giornata mondiale (22 marzo): nel 2020 persi 41 metri cubi al giorno per km di rete nei capoluoghi di provincia/città metropolitana. Soddisfatte del servizio idrico quasi nove famiglie su 10. Al Sud proseguono le misure di razionamento

Una Chiesa in prima linea negli aiuti umanitari e nella accoglienza dei profughi in fuga dalla guerra. Siamo a Košice, città della Slovacchia orientale, a pochi chilometri dall’Ucraina. Dall’inizio del conflitto, sono arrivati in Slovacchia 260mila persone, con una media di 15mila al giorno. La curia si è dovuta organizzare per gestire le prime fasi dell’emergenza. La macchina umanitaria si è costruita cosi, strada facendo e cambiando secondo le nuove esigenze pratiche che emergevano: dalle coperte all’acqua calda per il latte in polvere dei bambini. “Se non fosse una tragedia – dice il vescovo mons. Cyril Vasiľ -, dovrei essere grato per quello che è successo. Perché questa crisi mi ha fatto vedere il lato più bello della mia chiesa, dei miei sacerdoti, dei seminaristi, della gente”

La pandemia da Covid-19 sembra essere uscita dai radar dell’informazione. Eppure ogni giorno si registrano in media 80mila nuovi casi e centinaia di decessi. A far tornare d’attualità il virus è stato il decreto con cui il governo ha stabilito i prossimi passi. Fra le misure, c’è la fine dello stato d’emergenza a partire dal 1° aprile, lo stop al super green pass per i lavoratori over 50 e per salire sui mezzi pubblici. Dal 1° maggio inoltre cade anche l’obbligo della mascherina al chiuso. Al Sir, Walter Ricciardi, ordinario d’Igiene e Medicina preventiva dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma e consigliere scientifico del ministro della Salute per la pandemia da coronavirus, spiega come le misure siano state adottate per consentire un allentamento graduale ma bisogna stare in allerta e non sono esclusi restringimenti

Il Servizio civile universale ha voluto ricordare l’impegno dei giovani volontari e degli enti nei mesi della pandemia con un webinar promosso dal Dipartimento per le politiche giovanili e Scu. Dadone: “Anche quando queste terribili crisi saranno alle spalle, sarà bene mantenerne la memoria: non solo per non dimenticare il sacrificio delle persone, ma anche per conservare le lezioni che abbiamo appreso in termini di buone pratiche”

L'Agenzia Onu chiede la cessazione delle ostilità. Appello ai paesi confinanti perché "continuino a tenere aperte le frontiere alle persone in fuga". Oltre 3,1 milioni di rifugiati nelle ultime tre settimane. Al via un programma di assistenza in denaro per gli sfollati interni. Il pericolo di abusi e tratta per chi fugge

Il racconto del parroco di Mariupol, padre Pavlo Tomashewski. “Ci hanno raccontato che ieri hanno sparato a un convoglio di auto in viaggio da Mariupol a Zaporizhia. C'erano a bordo bambini e donne incinte. La loro presenza dentro le vetture era segnalata quindi sapevano perfettamente cosa stavano facendo! Dimmi, come può l’Europa negoziare con un male così ? È una guerra diabolica! Quando sai che i tuoi parrocchiani sono seduti nel seminterrato in questo momento, senza cibo né acqua, e potrebbero morire. Quando sai che non puoi aiutarli in nessun modo, non provi rabbia, ma solo disperazione”

“Voglio ringraziare gli italiani per l'altruismo, per la pazienza dimostrata in questi anni. Noi siamo spesso percepiti come dotati di scarso senso civico invece in questa pandemia siamo stati bravissimi, occorre andarne fieri”, a partire dalla scelta massiccia per le vaccinazioni, grazie alle quali “sono stati evitati quasi 80 mila decessi in più nel solo 2021”. Le parole di Mario Draghi al termine del Consiglio dei ministri che ha confermato ufficialmente l'imminente fine dello stato di emergenza da Covid (scadrà il 31 marzo) e ha varato le regole conseguenti, esprimono un riconoscimento che il Paese deve a se stesso, anche se purtroppo in questo momento non ci può essere spazio per i festeggiamenti.