Fatti

Diminuzione delle competenze, perdita degli apprendimenti, emersione di disturbi psicologici, perdita di socialità e rischio di abbandono scolastico: queste secondo Save the Children le gravi conseguenze della chiusura delle scuole, che deve rimanere solo “l’ultima opzione per assicurare il diritto alla salute e il diritto all’educazione”

L’appello inviato in queste ore dall'Associazione nazionale dirigenti scolastici al Governo: “Molte regioni non sono più in condizione di garantire il testing e il tracciamento dei contagi, non sono state implementate nuove iniziative per incentivare la vaccinazione, le istituzioni non sono in condizione di riorganizzare tout court il servizio scolastico, non è stata avviata la fornitura alle scuole di mascherine FFp2”

Giornata di lutto nazionale oggi in Kazakistan per le oltre 160 vittime dei disordini. “I cattolici del Paese, uniti in preghiera con Papa Francesco, pregano per il riposo delle anime delle persone uccise durante i disordini”, si legge sul portale della Chiesa cattolica nel Paese, che riporta le parole pronunciate dal Pontefice, ieri dopo la preghiera dell’Angelus. 

Sanità... in tilt nella Bassa padovana. I sindaci manifestano, di nuovo, in difesa del nuovo ospedale di Schiavonia che il Covid ha “scippato” al territorio. E la consigliera regionale Elena Ostanel (Il Veneto che vogliamo) punta l’indice sul direttore della sanità veneta, Luciano Flor.

Sono tante le preoccupazioni di alcuni missionari che vivono a Beira e Nacala, in Mozambico e a Cape Town in Sudafrica: la pace che non è solo assenza di guerra ma opportunità di lavoro e educazione, la cura dei migranti e dei rifugiati, la libertà da forme di sfruttamento neocoloniale sulle risorse minerarie e altre materie prime, che in queste zone abbondano. Gli auspici per il nuovo anno

Suor Claudia, missionaria della Consolata colombiana, con esperienza di missione in Tanzania, racconta quanto sta accadendo in Kazakistan: “Noi dice la religiosa abitiamo in un villaggio a circa 40 chilometri da Almaty, un’ora circa di macchina dalla città. Dall’altro ieri ci hanno tagliato internet e le comunicazioni sono molto deboli. Sappiamo che tutto è chiuso, che la città è chiusa e che per entrarvi è necessario un pass speciale. Inoltre, il governo ha dichiarato lo stato d’emergenza per due settimane e ha chiesto a tutti gli abitanti, sia delle città che dei villaggi, di rimanere a casa"

Senatori democratici e deputati di entrambi i partiti si sono radunati su quella scalinata per ricordare chi quel giorno e nei giorni seguenti ha perso la vita per difendere il tempio della democrazia statunitense. Oltre quei gradini in centinaia hanno partecipato a quello che molti rifiutano di chiamare anniversario perché non ha nessun sapore celebrativo, preferendovi rimembranza, perché occorre far memoria e ricordare l’insurrezione che ha colpito il cuore del sistema istituzionale americano