Fatti

Con il 2021 viene inaugurato il Neighbourhood, development and international cooperation instrument (Ndici), ovvero il Fondo con cui verrà gestita la politica europea di cooperazione per i prossimi 7 anni. Sostituisce l’European development fund (Edf) e avrà una dotazione finanziaria di 70,8 miliardi di euro. Ma il 10% deve essere destinato a contribuire alla politica migratoria europea

Luca Casarini, Capo Missione Mediterranea Saving Humans, denuncia: "145 donne, uomini e bambini. Sfiniti da mesi, alcuni da anni, di detenzione nei campi di concentramento libici. Hanno subito torture, hanno visto morire padri, madri, fratelli, amici. Ora sono in mare e non ci sono navi di soccorso in giro. Non è una serie di Netflix..."

“Indebiti ostacoli al diritto fondamentale alla libertà di religione”: questo, secondo Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), sarebbe l’effetto della legge che il governo danese intende presentare per richiedere che tutti i sermoni, le omelie e gli altri discorsi tenuti in un contesto religioso (liturgico) siano tenuti in danese o resi accessibili in lingua danese. Seppur con “rispetto” verso i processi nazionali, l’arcivescovo guarda a questa proposta “con preoccupazione” e la inserisce in “una tendenza più ampia e crescente di negligenza del diritto fondamentale alla libertà di religione negli Stati membri dell’Ue e persino a livello di Corte dell’Ue”. 

È partito il 1 gennaio scorso (fino al 30 giugno 2021) il progetto nato dalla collaborazione tra Caritas Jerusalem (CJ) e Ministero della salute (Moh) di Gaza che vede CJ impegnata in cinque distretti della Striscia (Gaza city, Gaza nord, Gaza centro, Khanyounis e Rafah) “a fornire assistenza sanitaria di base e di emergenza nelle case di persone positive al Covid-19 oltre che di malati di altre patologie”. La campagna sanitaria si rivolge a 10.800 destinatari diretti e 60.480 indiretti (familiari e parenti), per un costo totale di 250mila euro che CJ conta di raccogliere grazie a donor e benefattori. La speranza della popolazione gazawa è quella di vedere presto una campagna di vaccinazione. Ma i tempi sono molto lunghi