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Il bilancio sale a quasi 200 morti e più di 1200 feriti. Netanyahu: "I bombardamenti proseguiranno a pieno regime". Gli Usa si oppongono a una dichiarazione congiunta per chiedere la fine delle violenze. Pechino contro il "blocco" di Biden

“Abbiamo seguito il collegamento con Papa Francesco e pregato con lui il Regina Caeli. Abbiamo anche tradotto in arabo e poi diffuso le parole del Pontefice. Al termine del collegamento abbiamo dato la benedizione a tutta la parrocchia con l’immagine della Nostra Signora di Luján che lo stesso Papa Francesco ci fece arrivare in dono durante la guerra del 2014”.

La violenza delle squadracce usata come strumento politico, l'assenza della comunità internazionale e, soprattutto, i rifornimenti di armi che non conoscono embargo, mentre medicinali, vaccini e generi di prima necessità faticano ad arrivare: il custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, interviene sulla crisi che sta sconvolgendo Israele e Palestina, mietendo morti ovunque

La testimonianza di Rita Boulos, sindaca di Neve Shalom Wahat al Salam, villaggio in cui ebrei e palestinesi vivono insieme. “Oltre al dolore immediato e alla paura per i nostri cari tutti nel nostro Villaggio sono arrabbiati e rattristati da questo ennesimo scoppio di violenza”

Il Paese è precipitato in una spirale di repressione dopo le ultime elezioni e ancora non se ne vede la fine. Nel corso delle manifestazioni sono state finora fermate, interrogate e arrestate per alcuni giorni più di 30 mila persone. E la repressione colpisce spesso le donne, che il regime ha sempre volute tenere lontano dalla politica