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Nel nord dell’Etiopia la situazione è drammatica.
Grazie all’appoggio della Cei, Medici con l’Africa Cuamm, dà il via a un intervento di sostegno ad alcuni centri di salute, fortemente danneggiati dagli scontri. La popolazione, per lo più sfollata, ha bisogno di tutto: cibo, acqua pulita e farmaci. Ad aggravare la situazione, il Covid 19 che incombe e si diffonde rapidamente anche in Africa.

Medici Senza Frontiere esprime profonda preoccupazione per lo stato in cui versa la popolazione del campo per sfollati di Al-Hol, nel nord-est della Siria, per i due terzi composta da bambini. Ucciso un membro dello staff di Msf. Condizioni inaccettabili da anni

Villaggi ma anche interi quartieri delle città più popolose del Myanmar, nell'ex capitale Yangon e a Mandalay, hanno dichiarato di non riconoscere il governo dei militari e hanno deciso di autorganizzarsi seguendo le indicazioni di un parlamento-ombra...

La denuncia di Krzystof Pater, membro del Comitato economico e sociale europeo: esistono discriminazioni nell’accesso al voto delle persone con disabilità, diverso da paese a paese. Alle elezioni del Parlamento europeo del 2019, milioni di disabili non hanno potuto votare per ragioni tecniche o organizzative: “Com'è possibile che nel XXI secolo così tanti cittadini siano impossibilitati a votare solo perché hanno una disabilità?”

Le stime preliminari dell’Istat: nell’anno della pandemia si azzerano i miglioramenti registrati nel 2019. Povertà assoluta in crescita sia in termini familiari (da 6,4% del 2019 al 7,7%, +335 mila), con oltre 2 milioni di famiglie, sia in termini di individui (dal 7,7% al 9,4%, oltre 1 milione in più) che si attestano a 5,6 milioni

“Fin dalla sua nascita, il progetto europeo si è concentrato sulla rimozione delle barriere, in linea con la sua visione di unione nella diversità. Tuttavia molte persone con disabilità continuano a incontrare ostacoli, ad esempio quando cercano un lavoro o utilizzano i trasporti pubblici”: lo afferma Helena Dalli, commissaria per l’uguaglianza, nel giorno in cui a Bruxelles si presenta la nuova Strategia per i diritti delle persone con disabilità.

Circa 214 milioni di bambini nel mondo hanno perso più di tre quarti di scuola in presenza e 888 milioni continuano ad affrontare l’interruzione dell’istruzione. Ecco "Pandemic Classroom", una classe composta da 168 banchi vuoti. L'installazione dell'Unicef

In tempo di Covid, l’Italia è stata uno dei primi Paesi a realizzare una didattica a distanza (Dad) su larga scala. La rete è diventata il modo primario per molti bambini e ragazzi di interagire con la scuola, con i compagni e gli amici. Tuttavia circa tre milioni di studenti sono rimasti esclusi, non avendo potuto usufruire della Dad per mancanza di connessione Internet o per mancanza di strumenti (smartphone o computer) adeguati. Anche tra gli studenti e le famiglie che usavano Internet si sono verificate molte disparità. È quanto emerso da un sondaggio condotto dal centro di ricerca Unicef Innocenti in collaborazione con l’Università Cattolica, su 1028 studenti italiani tra i 10 e i 18 anni, distribuiti sull’intero territorio nazionale. “Il Ponte” ha intervistato la co-autrice del sondaggio, Giovanna Mascheroni, docente di Sociologia dei media all’Università Cattolica di Milano