Fatti

“A Oicha, città del Nord Kivu, nella parte est della Repubblica Democratica del Congo, luogo di massacri dal 2014, incontro 800 bambini orfani i cui genitori sono stati massacrati sotto i loro occhi e adesso sono accolti presso delle famiglie”. È quanto racconta padre Gaspare Trasparano, comboniano che vive a Butembo, 80 chilometri da Oicha.

Sono trascorsi solo cinque anni dalla precedente ondata di Ebola nel Paese africano e ora torna l'allarme, che si aggiunge alla già preoccupante situazione segnata da morbillo, febbre gialla e Covid. Alexandre Koliè, direttore della Caritas diocesana di N’Zerékoré, spiega che i casi, ad oggi, sono sette e cinque i morti. Il contagio è velocissimo. Adramet Barry (Ong Lvia) da Labè aggiunge: "tutti hanno un famigliare o un conoscente morto per questo virus terribile"

“La notizia della morte di Romeo, un giovane di 17 anni, ha creato come prima reazione la considerazione che è troppo alto il prezzo della morte. La notizia ha creato sconcerto e orrore nella nostra comunità, un senso di impotenza di fronte a una violenza che sempre più spesso esplode nel cuore delle nostre città. Tra l’altro, episodi di violenza tra ragazzi stanno avvenendo in tutta Italia”.

Di nuovo scontri e tensioni ad Haiti, dopo l'annuncio del presidente Jovenel Moïse di non voler lasciare la guida del Paese fino a febbraio 2022. Una crisi politica complessa che peggiora ancora di più la situazione della popolazione, in uno dei Paesi più poveri e insicuri del mondo. Da Port-au-Prince parlano gli operatori di Caritas italiana, presente nel Paese dal 2010

Giovani e lavoro a un anno dalla pandemia. I dati sull’occupazione in Veneto non sono rassicuranti: 40mila posti persi nel 2020 e anche in questi primi mesi del 2021 le aziende punteranno più sulle persone con esperienza che sui giovani. Aspettative, speranze, incertezze e timori nelle parole di quattro neolaureati padovani. Tra loro c’è Arianna, che ha trovato lavoro proprio grazie al Covid. 

“Ferma condanna” dell’attacco ma anche certezza nella visita del Papa, perché “il Paese ha estremo bisogno di parole di speranza su cui costruire un futuro di pace e di convivenza, basato sul rispetto dei diritti e sulla giustizia”: così l’arcivescovo caldeo di Erbil, mons. Bashar Matti Warda, commenta al Sir l’attacco con razzi, la notte scorsa, diretto tra la zona dell’aeroporto e la base delle forze della Coalizione internazionale a guida Usa a Erbil, nel Kurdistan iracheno.

Unicef lancia "Humanitarian Airfreight Initiative": 145 paesi riceveranno dosi per vaccinare circa il 3% della popolazione dalla prima metà del 2021.  "La consegna di vaccini salvavita è un'impresa monumentale e complessa, considerando i grandi volumi che devono essere trasportati, i requisiti della catena del freddo e la diversità delle rotte"