"Ci vorranno tanti supplenti in più, quindi tanti investimenti. Nel decreto rilancio 1 miliardo andrà ai supplenti, sia docenti che personale Ata. In questi giorni stiamo scrivendo...
Fatti
Nel secondo trimestre del 2020 si stima che il prodotto interno lordo sia diminuito del 12,4% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% in termini tendenziali
Mancano poco più di 15 giorni al termine per presentare domanda di regolarizzazione, ma dal Ministero dell'Interno stanno arrivando altre circolari di chiarimento. “Troppo tardi”, commenta Maurizio Bove, responsabile immigrazione di Cisl Milano. E rimane irrisolto il nodo dei richiedenti asilo: per l'associazione Naga, Ministero e questure stanno tentando di scoraggiarli
Tra martedì e mercoledì le Camere hanno dato il via libera alla proroga dello stato d'emergenza, prolungato fino al 15 ottobre con deliberazione del Consiglio dei ministri. Le risoluzioni approvate, presentate dalle stesse forze di maggioranza, hanno fissato una serie di criteri che circoscrivono l'ampiezza del provvedimento e impegnano il governo al sistematico coinvolgimento del Parlamento. Del resto, se le ragioni dell'emergenza sono ancora obiettivamente attive – soprattutto se si guarda al contesto internazionale – la situazione consente di individuare procedure meno convulse rispetto alla prima fase della pandemia
A giugno il tasso di disoccupazione risale all'8,8% (+0,6 punti rispetto a maggio) e ci sono 149 mila persone in più in cerca di lavoro. In un anno -752 mila occupati, salgono solo gli over50
Parla Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi: “La carenza di spazi, limitata alle aule piccole, si attesta a non più del 10 o 15% del totale. Ma servono regole certe sui livelli essenziali di prestazione che le scuole sono tenute a garantire. E indicazioni chiare sul fatto che solo in caso di emergenza si può ricorrere a didattica a distanza”
“È necessario che le autorità di tutto il mondo collaborino nell’attuazione di misure urgenti e specifiche che aiutino le vittime di questo crimine. È urgente che le nazioni continuino a fornire aiuti urgenti a queste persone vulnerabili attraverso campagne di sensibilizzazione, denunce, rifugi, linee di sostegno e il dovuto accesso alla giustizia”.
Studio Censis-Confcooperative sugli “acrobati della povertà”, coloro che hanno sempre guadagnato il minimo per sbarcare il lunario, ma che il lockdown ha messo ko. In ginocchio un esercito di 3,3 milioni di lavoratori irregolari e 2,9 milioni di working poor. A rischio 830 mila posti di lavoro. Per oltre 1 italiano su 2 c’è rischio odio sociale
La disavventura capitata a venti cittadini di Santo Domingo ma da anni in Italia. Erano di ritorno nel nostro paese, dove vivono e lavorano. Protesta il Movimento italiani senza cittadinanza: “Ingiusto e discriminatorio”
Presidente onorario Gherardo Colombo: “L'articolo 32 dice che la Repubblica tutela la salute di tutti, senza distinzione di religione, etnia, nazionalità. Insomma, chiunque”. La onlus conta 130 soci, ma l'obiettivo di questa estate è di arrivare a mille. Al via la raccolta fondi per poter salpare
A parlare è Barbara Olivi, fondatrice della onlus "Il sorriso dei miei bimbi", che da 20 anni lavora in una delle favelas più grandi del mondo. “L’acqua non è potabile, lo stato ha abbandonato la popolazione, migliaia di persone hanno perso il lavoro. La nostra fortuna? Vivere in Rocinha, una mamma che aiuta tutti”
Il presidente del Consiglio alla Camera: "Non è un nuovo lockdown. La drammatizzazione del dibattitto lede l'immagine dell'Italia"
Alla vigilia della Giornata contro la tratta di esseri umani, l'organizzazione diffonde il rapporto "Piccoli schiavi invisibili". Boom della pedopornografia in Europa. In Italia, tra le 2.033 persone prese in carico dal sistema anti-tratta, la forma più diffusa di sfruttamento è quella sessuale (84,5%). Gli effetti perversi del lockdown
Sono tre le notizie che emergono in queste ore a Bruxelles. Anzitutto l’accelerazione impressa dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, sulla risposta comune alla crisi generata dalla pandemia.
Con l’aiuto delle forze armate, i cosiddetti “sindicatos” sono riusciti a dominare la regione, imponendo le proprie regole ai minatori che devono sottostare a condizioni disumane