Fatti

La relazione sullo Stato di diritto è un nuovo strumento “di prevenzione e di promozione di un dibattito inclusivo” che aiuti alla definizione di una “cultura dello Stato di diritto in tutta l’Ue”; si inserisce in un più ampio “meccanismo” che vede i dialoghi con i Paesi – alla luce degli elementi delineati – componente imprescindibile del suo funzionamento. 

Impossibile orientarsi nei temi e nelle agende dei due candidati, con un Trump rude e indisciplinato, teso, nervoso e costantemente in attacco di “Joe”, mai citato per cognome o come vicepresidente. Biden, moderato in certi passaggi, inizialmente smarrito di fronte al fuoco di parole presidenziali, poi sorprendentemente energico e intenso quando fissa la camera e parla direttamente al pubblico su Covid, voto e crisi economica

Una solenne preghiera per la pace e la sicurezza dell’Armenia e della Repubblica dell’Artsakh (o Repubblica del Nagorno-Karabakh) è stata celebrata ieri nel Monastero di San Gayane che si trova nel Sacro Etchmiadzin, a 20 chilometri da Yerevan, sede del Catholicos Karekin II, capo e patriarca supremo della Chiesa apostolica armena e di tutti gli armeni.

Da maggio ad oggi l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro ha inviato circa 3 milioni di euro al Patriarcato Latino di Gerusalemme per rispondere ai bisogni dei suoi fedeli, aggravati dalla pandemia Covid-19. Cifra che va ad aggiungersi agli oltre 120 milioni di contributi donati negli ultimi 10 anni per i bisogni della Terra Santa. Una generosità antica quanto il legame che tiene unito l'Ordine ai Luoghi Santi. Il Sir ha intervistato il Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro, il card. Fernando Filoni

A cent’anni esatti dall’annessione imposta da Stalin del territorio armeno del Nagorno-Karabakh alla repubblica socialista sovietica dell’Azerbaigian, si riaccende la guerra dei trent’anni, scoppiata a inizio degli anni Novanta tra armeni e azeri per il controllo della regione dove oggi sono ancora 143 mila gli abitanti di origine armena.

"Far luce sull'impunità e sul silenzio", a dieci anni dal "Rapport Mapping", un documento che rivelò testimonianze e prove dei crimini di guerra commessi nella Repubblica democratica del Congo secondo dinamiche ancora oggi non superate: è l'impegno al centro dell’incontro ospitato martedì dall'agenzia Dire e promosso dalla rivista Nigrizia con la comunità congolese in Italia.

Lungaggini burocratiche, requisiti impossibili, discrezionalità. A questo si sono aggiunte anche le nuove disposizioni normative: “E’ il percorso amministrativo più lungo di tutti quelli previste dal nostro ordinamento”