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Dopo lo choc per le esplosioni di martedì 4 agosto che hanno raso al suolo il porto e distrutto parte dei quartieri cristiani limitrofi, sale la protesta della popolazione contro il governo, contro chi ha permesso questa tragedia per negligenza, contro una corruzione sistematica. Fady Noun, giornalista del quotidiano "L’Orient-Le jour", spiega: “Il Libano è in fallimento, la moneta è a terra, la corruzione è sistematica. È un male che divora da dentro. Di fronte a tutte queste crisi, si è aggiunta la crisi sanitaria per il Covid-19. Più che un cambio di governo, ciò di cui ha bisogno il Libano, oggi, è una nuova generazione di leader politici ma ciò richiede tempo”

I dati aggiornati a 31 luglio di Inail. Più 1.377 denunce rispetto al monitoraggio del 30 giugno. I casi mortali sono 276 (+24). Otto denunce su 10 sono concentrate nell'Italia settentrionale. I più colpiti i lavoratori della Sanità, tra cui spiccano gli infermieri

I dati aggiornati a 31 luglio. Più 1.377 denunce rispetto al monitoraggio del 30 giugno. I casi mortali sono 276 (+24). Otto denunce su 10 sono concentrate nell'Italia settentrionale. Il 35% dei decessi riguarda il personale sanitario e socio-assistenziale

“32mila disoccupati e 220 milioni di dollari di perdite”: in questi due numeri può essere riassunta la crisi del settore turistico della Palestina scatenatasi con l'inizio della pandemia Covid-19. A parlarne è Tony Khashram, amministratore delegato di Aeolus Tours e presidente di Hlitoa, Holy Land Incoming Tour Operators Association, un network che riunisce 50 operatori turistici palestinesi

Era il 7 febbraio quando il 27enne egiziano, studente dell’Università di Bologna, venne arrestato all’aeroporto del Cairo e poi condotto in carcere. Sei mesi con pochissime informazioni sulla sua condizione e moltissimi dubbi sul futuro. Amici e associazioni continuano a chiedere la sua libertà

È padre Marwan Moawad, parroco di S. Maroun - Bouchrieh, il sacerdote ripreso nel video choc che lo riprende durante le due esplosioni mentre celebrava la Messa. Raggiunto telefonicamente dal Sir, lancia un appello all’Italia: “Abbiamo bisogno di voi, del vostro aiuto, della vostra preghiera. Abbiamo bisogno di tutto il vostro supporto per rimanere in Libano e non lasciare questa terra. Dopo queste due esplosioni, la vita diventerà difficilissima, molto più di quanto non lo fosse prima. Abbiamo bisogno di voi, della solidarietà anche della Chiesa italiana. Abbiamo bisogno, ora più che mai, di vivere in unione e nella carità cristiana tra noi”