Fatti

“Tamponare l’emergenza per far sì che tutto il lavoro in corso da anni con la nostra cooperazione e con la missione importantissima Unifil a guida italiana possa proseguire per creare vero sviluppo sostenibile. Soffro all’idea che quanto avvenuto a Beirut possa costituire un'ulteriore battuta d’arresto per tutti i processi di sviluppo nel Paese”. Dopo le esplosioni a Beirut a parlare è il vice ministro per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale, Emanuela Del Re, che al Sir ribadisce l’impegno dell’Italia nel Paese dei Cedri. "I legami tra Libano e Italia sono storici, di grande spessore e a tutto campo. Il Libano - sottolinea Del Re - è un Paese prioritario per la cooperazione italiana"

Nuovo report Con i bambini e Fondazione Openpolis. Dal 2012 al 2019 in Italia l’aumento dei minori stranieri è stato quasi del 18%: ecco dove si è registrato l’aumento. “Garantire a tutti le stesse opportunità, a prescindere dalla cittadinanza”

La capitale colpita da due enormi esplosioni nei pressi del porto. Save the Children: "Ospedali al collasso, bambini dispersi". Msf: "Stiamo valutando bisogni degli ospedali". Ong italiane: "Urgente bisogno di aiuti straordinari". Fcei: "Organizzare ripresa dei corridoi umanitari". Caritas: "Catastrofe colpisce paese già piegato"

Tutto distrutto. Un’apocalisse. “Mio marito ha vissuto qui 30 anni di guerra e mi ha detto: ‘Anna, ci vuole un mese di bombardamenti per ridurre Beirut così’. Pensi quindi la distruzione che in tre secondi questa deflagrazione ha causato. Tutta Beirut oggi ha i vetri esplosi. Tutta. Abbiamo di fronte ai nostri occhi un paesaggio apocalittico”.

È “un appello agli Stati del mondo” quello che il card. Béchara Boutros Rai, patriarca d’Antiochia e di tutto l’Oriente, presidente dell’Assemblea dei patriarchi e vescovi cattolici del Libano, lancia all’indomani della “misteriosa esplosione” che ha squarciato la capitale Beirut provocando oltre cento morti e 4.000 feriti, un bilancio destinato a salire.