Fatti

L’affare militare da 9 miliardi di euro tra Roma e il Cairo ha portato la società civile a mobilitarsi con la campagna #stoparmiegitto, mentre la Commissione sull’omicidio Regeni chiede chiarimenti a Conte. Brighi (esperta di Medioriente): “Questa compravendita è stata spacciata come interesse nazionale, mentre a guadagnarci sono i grandi gruppi industriali e bellici”

“Ondate di disinformazione hanno colpito l’Europa durante la pandemia di coronavirus, provenienti tanto dall’interno quanto dall’esterno dell’Ue. Per lottare contro la disinformazione dobbiamo mobilitare tutti i soggetti interessati, dalle piattaforme digitali alle autorità pubbliche, e sostenere i verificatori di fatti e i media indipendenti”. 

Migliaia di famiglie e centinaia di associazioni (tra cui gli scout e le associazioni ambientaliste) erano in attesa di indicazioni sulle tradizionali attività residenziali estive. Ora l'integrazione delle linee guida per la riapertura dedica un paragrafo ai campi estivi: 1,5 metri tra i letti, gruppi stabili e igiene sono i principi fondamentali

Continua l'agonia del popolo siriano segnato da una guerra lunga ormai 10 anni, piegato dalla crisi economica e da sanzioni internazionali di cui paga gli effetti devastanti. Non è la pandemia a preoccupare ma la priorità oggi è: "sopravvivere". Testimonianze da Damasco e Aleppo. L'appello: "rimuovete le sanzioni"

“La situazione in Francia e in generale in Europa è assai diversa. Qui la discriminazione non nasce dal colore della pelle. Si sviluppa piuttosto attorno allo straniero e al diverso. Ciò è dovuto al fatto che le nostre storie sono diverse”. È l’opinione di mons. Antoine Hérouard, vescovo ausiliare di Lille (in Francia) e presidente della Commissione per gli Affari Sociali della Comece: “Se c’è una discriminazione in Europa, è vissuta piuttosto a livello economico, di povertà, di divario tra ricchi e poveri, tra chi ha una chance di futuro e chi invece sembra essere destinato a vivere ai margini della società”

Nel bene e nel male, lo sport made in Usa è... in bianco e nero.
Come l’immagine di Jackie Robinson, numero 42 dei Brooklyn Dodgers, sul diamante il 15 aprile 1947. «Non mi interessa se vi sono simpatico o antipatico. Tutto quello che chiedo è che mi rispettiate come essere umano». Era il primo afroamericano nella Mlb, il massimo campionato di baseball. 

L’epidemia sta rallentando, soprattutto in alcune regioni, ma il pericolo è sempre in agguato e richiede di mantenere alta la guardia. No a messaggi fuorvianti che potrebbero far credere di esserne usciti; dobbiamo essere vigili per evitare una seconda ondata. Forse il vaccino a fine anno. L'8 giugno è partita la sperimentazione di “Immuni”. Si può pensare ad una riapertura graduale degli stadi. Parla Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute

Questa volta davanti al Lafayette Park, sullo sfondo della Casa Bianca, le centinaia di persone che sfilavano non erano giovani con pugni alzati, ma piuttosto religiosi e religiose, sacerdoti, laici e i due vescovi ausiliari di Washington. Nel corso dello scorso weekend molti vescovi, sacerdoti e parrocchie hanno organizzato incontri online e preghiere, ma anche durante le Messe sono state lette omelie e lettere pastorali che, senza mezzi termini, invitavano a fare passi concreti contro il “profondo peccato del razzismo” e a celebrare la diversità degli Stati Uniti come un patrimonio che non divide. A Boston, il cardinale Sean P. O'Malley ha chiesto che in tutte le parrocchie si leggesse la sua lettera dove il razzismo viene definito una "malattia sociale e spirituale che uccide le persone. Come nazione abbiamo abolito legalmente la schiavitù, ma non abbiamo affrontato la sua eredità duratura cioè discriminazione, diseguaglianza e violenza"