11 settembre, studio Usa: 929 mila vittime per la guerra al terrorismo

Spesi 5.800 miliardi A stimarlo ricercatori dell'Istituto per gli affari pubblici e internazionali della Brown University di Princeton che hanno diffuso uno studio sui costi della "guerra al terrorismo" dal 2001 a oggi. Nei conflitti post 11 settembre morti 680 giornalisti e 892 lavoratori delle ong

11 settembre, studio Usa: 929 mila vittime per la guerra al terrorismo

Le spese militari del governo degli Stati Uniti dopo gli attacchi dell'11 settembre ammontano a 5.800 miliardi di dollari. A stimarlo ricercatori dell'Istituto per gli affari pubblici e internazionali della Brown University di Princeton, che questo mese hanno diffuso uno studio sui costi della "guerra al terrorismo" dal 2001 a oggi.

La stima comprende le spese per le operazioni di guerra in Afghanistan, Pakistan, Iraq e Siria (la voce più ingente della spesa, 2.100 miliardi), quelle per la sicurezza interna nella lotta al terrorismo e i costi degli interessi sui prestiti legati alla guerra.

Dal calcolo sono escluse le spese per l'assistenza umanitaria e per gli aiuti allo sviluppo. Inoltre, si stima che per l'assistenza medica e per le disabilità dei 4,5 milioni di veterani dei conflitti post 11 settembre il governo statunitense dovrà spendere entro il 2050 almeno 2.200 miliardi.

I ricercatori, inoltre, denunciano una mancanza di trasparenza e di chiarezza nella comunicazione dei dati sui costi delle operazioni di guerra da parte del governo. Una mancanza, questa, che dipenderebbe anche dalla suddivisione delle spese tra i vari dipartimenti di Stato.

929MILA VITTIME PER LA GUERRA AL TERRORISMO

La risposta militare degli Stati Uniti agli attentati dell'11 settembre ha causato la morte di un numero compreso tra le 897mila e le 929mila persone. Di queste, più di un terzo sono vittime civili (387mila). La cifra comprende le perdite dovute ai conflitti in Afghanistan (dal 2001 al 2021), in Iraq (dal 2003 al 2021), in Siria (dal 2014 al 2021) e in Yemen (dal 2002 al 2021).

I ricercatori specificano che nel documento si registrano solo le vittime delle azioni di guerra: sono escluse le morti dovute alla mancanza di accesso al cibo, all'acqua o ad altri beni essenziali. I militari statunitensi ad aver perso la vita nei conflitti dopo l'11 settembre sono circa 240mila, mentre il numero delle vittime degli eserciti nemici ammonta a 301mila.

Infine, i dati raccolti dai ricercatori testimoniano che nei conflitti post 11 settembre sono morti 680 giornalisti, mentre sono 892 ad aver perso la vita tra i lavoratori delle ong.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)
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