25 aprile: Rossini (Acli), “non è un’opinione”. “Incomprensibile e diseducativo il revisionismo”

“Il 25 aprile non è un’opinione, è un fatto”. È quanto ha affermato ieri Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli. 

25 aprile: Rossini (Acli), “non è un’opinione”. “Incomprensibile e diseducativo il revisionismo”

La storia della Repubblica italiana si fonda sui valori sanciti dalla Costituzione: il 25 aprile è il simbolo della Liberazione dal nazi-fascismo. È incomprensibile e diseducativo il revisionismo intorno ad una data che dovrebbe invece unire tutto il Paese”, sottolinea. “Le Acli, di cui ricorre il 75°, furono pensate ed organizzate per consentire ai lavoratori cristiani di svolgere un ruolo da protagonisti nella ricostruzione democratica dell’Italia – conclude Rossini – e far sì che il popolo, liberatosi dalla dittatura e dalla guerra, potesse acquistare peso e coscienza nella vita della Repubblica”.

In tutto il territorio nazionale le Acli prenderanno parte alle celebrazioni del 25 aprile mentre il presidente nazionale, Roberto Rossini, parteciperà alla cerimonia commemorativa della Festa della Liberazione ad Aprilia, in provincia di Latina.

Le Acli provinciali di Latina esprimono soddisfazione per la presenza del presidente nazionale Roberto Rossini alle celebrazioni della Festa della Liberazione del 25 aprile ad Aprilia. Storicamente i presidenti nazionali hanno partecipato a tale evento a Milano, ma questa volta Rossini ha accolto l’invito della città pontina. Maurizio Scarsella, presidente provinciale delle Acli di Latina, afferma di essere orgoglioso di poter ospitare la massima rappresentanza nazionale dell’organizzazione proprio in terra pontina. “Le Acli – spiega – sono sempre state un baluardo per i valori della democrazia e tale funzione l’hanno da sempre svolta animando i territori, questo appuntamento ne è la rappresentazione. Scegliere Aprilia è una espressione di attenzione verso le comunità di provincia e le periferie sociali, rispetto alla tradizionale scelta di Milano. La conquista e l’esercizio della democrazia in Italia sono emerse proprio dal riscatto sociale di realtà territoriali complesse come quella di Aprilia e della vasta area dell’Agro romano e pontino”. Nicola Tavoletta, direttore delle Acli provinciali di Latina, evidenzia “come l’area dell’Agro pontino abbia rappresentato due valori storici della Repubblica: l’integrazione sociale e la pacificazione nazionale”. Oggi, conclude, “le conquiste della democrazia, dell’integrazione sociale e della pacificazione nazionale vanno salvaguardate e promosse, scongiurando i pericoli di un egoismo sociale espresso da fenomeni politici con forti contraddizioni democratiche”.

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Fonte: Sir