Alluvioni, l'allarme continua: “Ora è il momento di salvare le vite”

14 fiumi esondati in più punti, 23 comuni coinvolti. Al momento, due deceduti e quattro dispersi. Chiesto il rafforzamento della presenza di tutti i Corpi dello Stato. I geologi: “Il fiume si riprende ciò che l'uomo gli ha tolto”

Alluvioni, l'allarme continua: “Ora è il momento di salvare le vite”

“È drammatica la situazione maltempo in Emilia-Romagna. Purtroppo, al momento sono due le vittime accertate, un uomo a Forlì e uno di Cesena, di cui risulta dispersa la moglie. Altre tre i dispersi, tutti nella provincia di Forlì-Cesena”. E' quanto fa sapere in mattinata la Regione Emilia-Romagna, dichiarando che “l’emergenza è tuttora nel pieno e la priorità è mettere in sicurezza tutta la popolazione coinvolta: è necessario seguire le indicazioni di autorità e sindaci, attivi già da ieri per evacuare le persone in pericolo. In crescita la stima degli evacuati, le operazioni sono in corso. Solo nelle prossime ore si potrà avere un quadro completo di danni e conseguenze. E del numero di persone evacuate”. E assicura: “Il Centro operativo regionale è costantemente operativo nella sede della Protezione civile a Bologna, in contatto costante con il Dipartimento nazionale e il coordinamento con tutti i Corpi dello Stato. Presenti il presidente Stefano Bonaccini, la vicepresidente Irene Priolo, con delega alla Protezione civile. Anche qui, costante il contatto con il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio.

Situazione meteo

Nella notte nuovi impulsi di pioggia sulla fascia collinare e pedecollinare in estensione dai bacini romagnoli al Reno hanno determinando nuovi colmi di piena nelle sezioni montane e ulteriori innalzamenti dei livelli idrometrici sulle sezioni vallive. Per la mattinata di oggi le precipitazioni tenderanno a insistere sulle zone centrali della regione con progressiva attenuazione nelle zone orientali. In alcuni punti, come ad esempio in corrispondenza dell’idrometro di Sant’Agata, sul Santerno, non è stato possibile rilevare i livelli perché superiori a quelli misurabili dagli strumenti e ai massimi storici registrati.

Fiumi, esondazioni, frane

La situazione dei corsi d’acqua è gravissima; 14 i fiumi esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco. Diciannove i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone, Voltre, Rubicone, Idice, Rabbi, Ronco, Sintria, Santerno e Quaderna. Allagamenti diffusi in 23 comuni, Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Riccione. Resta altissima l’attenzione sul versante idrogeologico dell’Appennino forlivese-cesenate, bolognese e ravennate: complessivamente ci sono segnalazioni di oltre 250 dissesti in atto.

Mobilitazione nazionale

Già nella giornata di ieri è stato chiesto al Dipartimento nazionale di Protezione civile un rafforzamento del soccorso tecnico urgente coinvolgendo ulteriormente l’Esercito e i Vigili del fuoco per intervenire in maniera ancor più tempestiva possibile. In arrivo gli uomini del Battaglione San Marco. Già operativi 510 Vigili del fuoco, e altri 100 in arrivo, oltre a tre elicotteri che stanno operando da questa notte nel cesenate. Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. In arrivo ulteriori squadre di volontari delle associazioni nazionali e delle colonne di Veneto e Lombardia. La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come la Guardia di Finanza. La Croce Rossa Italiana sta mettendo in azione 116 volontari, e il Soccorso alpino altri 136, 12 operatori alluvionali e 3 ambulanze fuoristrada

I geologi: “Il fiume si riprende ciò che l'uomo gli toglie”

L'Ordine dei Geologi dell’Emilia – Romagna parla di tempesta perfetta” e in un certo senso annunciata e prevedibile. “Mai dal dopoguerra una situazione simile – afferma Paride Antolini, presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia – Romagna - L’allerta meteo dell’Emilia-Romagna ci avvisava da qualche giorno della situazione che avremmo vissuto, qualcuno incredulo non ci credeva. Il 15 maggio l’abbiamo passato con un bel sole, sembrava impossibile, ma dalle prime ore del 16 maggio le prime gocce e poi il diluvio, nella mattinata si leggeva dei primi allagamenti, ancora tutto sommato modesti rispetto a quello che da lì a poco sarebbe successo. Nelle prime ore del pomeriggio il Sindaco di Cesena lancia l’appello: 'Allerta meteo Rossa, avviso ai cittadini, è probabile l’esondazione del fiume Savio, allontanarsi dagli argini, abbandonare i piani terra, e gli scantinati. L’acqua si alza prima qualche metro poi qualche decimetro, qualche centimetro dalla tracimazione e ci siamo; il Savio comincia a tracimare in zona Ponte Vecchio, le immagini sono quelle di tutte le alluvioni che abbiamo visto in questo martoriato paese che si chiama Italia; poi comincia a tracimare anche nella zona del Ponte Nuovo, la sede della Croce Rossa allagata, tracima anche in sinistra e allaga il quartiere di San Rocco. Le aree di Cesena vicino al Fiume diventano delle 'aree di laminazione', il fiume si è ripreso quello che l’uomo gli aveva tolto in secoli di Storia. Anche nel vicino comune di Bertinoro la situazione non è diversa, interi quartieri, frazioni allagate”.

Il resto della Romagna “non sta meglio, si susseguono le notizie delle tracimazioni, da sud di Bologna fino a Riccione dove si registrano allagamenti. Nel faentino esonda il Marzeno, il Lamone in piena a fine giornata comincia a tracimare in sponda sinistra verso il centro di Faenza. Nell’entroterra la situazione non è diversa – continua Antolini - Non ci sono i grandi fiumi come nella bassa, ma il corso torrentizio procura seri danni, erosioni di sponda e tracimazioni diffuse. Le frane, queste maledette frane che noi geologi studiamo e cerchiamo di domare, a volte con successo e a volte impotenti. L’appennino romagnolo è devastato, a Modigliana non solo frane, anche il torrente Marzeno ha allagato le case prospicienti. Dalla Riviera immagini viste appena 6 mesi fa, la mareggiata ha allagato e danneggiato le strutture balneari, da poco messe a lucido per l’imminente stagione. La più eloquente è l’immagine di una motovedetta della Guardia Costiera nella spiaggia riminese vicino ad un moscone di salvataggio rosso adagiato poco distante. Ora aspettiamo le prossime ore, la prossima giornata, incollati ai bollettini dell’Allerta Meteo Emilia-Romagna – conclude Antolino - Ringraziamo la Protezione Civile, le Forze dell’Ordine e tutti i volontari che in questo momento sono in prima fila, ora è il momento di salvare vite umane”.

Chiara Ludovisi

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)