Bielorussia, Liubakova (reporter): "Una prigione a cielo aperto"

"La Bielorussia ormai è un'enorme prigione a cielo aperto dove la repressione era cominciata già prima delle presidenziali di agosto". Così Hanna Lubiakova, giornalista bielorussa,  descrive la situazione nel paese

Bielorussia, Liubakova (reporter): "Una prigione a cielo aperto"

"La Bielorussia ormai è un'enorme prigione a cielo aperto dove la repressione era cominciata già prima delle presidenziali di agosto. Le forze di sicurezza non conoscono più limiti, arrestano, torturano, uccidono senza alcun riguardo per la vita umana perché il governo di Lukashenko ha paura del potere delle proteste e dei social media. Il suo obiettivo ora è affossare il movimento che ne chiede le dimissioni, non ha capito che la gente e' ancora in strada a manifestare, che siamo pronti come nazione a entrare nella grande famiglia europea". Hanna Lubiakova è una giornalista bielorussa, che sarà ospite domani a un panel sulla situazione nel Paese europeo, nell'ambito del Festival di Internazionale a Ferrara.

All'agenzia Dire descrive la situazione nel suo Paese, teatro di dimostrazioni popolari dopo la sesta riconferma alla guida del Paese di Aleksandr Lukashenko. Un'elezione marchiata da brogli secondo una parte della popolazione che non smette di manifestare.

Oggi, un collettivo di ex magistrati, poliziotti e investigatori - Bypol - ha diffuso un audio attribuito al viceministro dell'interno Mikalai Karpiankou che annuncerebbe l'imminente creazione di un campo di lavoro per i dimostranti arrestati. "L'audio è affidabile - commenta la cronista che collabora con l'Atlantic Council e il portale d'informazione Outriders- tuttavia la realtà è che il governo ha già reso le carceri dei campi di concentramento. Da agosto più di 30.000 persone sono state arrestate, la polizia spara contro i cittadini e arresta indiscriminatamente. Anche chi porta a spasso il cane può finire in manette".

In questo contesto, essere una giornalista non è affatto semplice. "Seguire quello che avviene per le strade e' fisicamente pericoloso- dice Liubakova- i siti vengono oscurati di continuo mentre ai reporter stranieri è negato l'accesso nel Paese. Il governo vuole tenere nascosto quanto avviene".

Tuttavia, oltre agli orrori quotidiani, secondo Lubiakova "è emozionante vedere come i cittadini bielorussi siano cresciuti: la gente è tuttora in strada a protestare pacificamente, cita le leggi, la Costituzione e la storia e sta dimostrando al mondo di essere pronta per la democrazia a entrare a far parte della grande famiglia europea".

Per questo, secondo la reporter, "l'Europa non deve deludere i bielorussi". "L'Unione europea, così come l'Italia, devono al più presto dichiarare illegale la salita al potere di Lukashenko- dice la giornalista- e imporre sanzioni economiche contro gli esponenti del governo". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)