Bielorussia, si moltiplicano i sit-in: basta a violenza di stato

Marce delle donne e scioperi in fabbrica contro il governo Lukashenko. I medici: aumentato il numero dei ricoveri negli ospedali per "ferite d'arma da fuoco, traumi da esplosione e percosse"

Bielorussia, si moltiplicano i sit-in: basta a violenza di stato

In Bielorussia, si moltiplicano le mobilitazioni dei cittadini contro il governo Lukashenko. Come riferiscono diversi media attivisti, varie fabbriche sono entrate in sciopero, tra cui una delle principali aziende del Paese, la Minsk Automobile Plant. In varie zone della capitale poi le donne sono tornate a marciare oppure a prendersi per mano formando lunghe catene silenziose. L'iniziativa e' stata lanciata ieri da un gruppo di 250 donne di ogni eta' che, vestite di bianco e spesso con fiori bianchi in mano, hanno invocato la fine della repressione da parte delle autorita'. In queste ore, anche medici e infermieri del Scientific and Practical Centre of Cardiology di Minsk si sono radunati fuori dall'edifcio esibendo cartelli con suscritto "Doctors against violence", "i medici sono contro la violenza", come riporta la testata Tut.by.

Si tratta della quarta giornata consecutiva di iniziative popolari nel Paese europeo per contestare la vittoria del presidente Alksandr Lukashenko alle elezioni di domenica scorsa, ritenute irregolari, e per denunciare le violenze.

Stando ai media internazionali, internet sta continuando a subire blocchi. All'emittente Bbc il colosso russo delle telecomunicazioni Yandex ha denunciato oggi un blitz nella propria sede a Minsk da parte di "uomini armati", che avrebbero obbligato gli impiegati a non lasciare l'edificio.

Sempre piu' attivisti poi sui social network stanno accusando gli agenti della sicurezza di utilizzare le ambulanze per farsi largo nel traffico e raggiungere i manifestanti senza allarmarli, per poi scendere e - senza occuparsi degli eventuali feriti - commettere arresti arbitrari oppure pestaggi. Sul web stanno anche circolando video che dimostrerebbero questa pratica. I testimoni raccontano che si tratta in particolare degli uomini dell'unita' speciale antisommossa "Omon".

Fonti mediche a Minsk intervistate dai media locali hanno riferito che durante le manifestazioni, la prassi vuole che siano le forze dell'ordine a chiamare le ambulanze, "quindi sanno dove e quando il mezzo arrivera'".

Stando agli stessi testimoni, da domenica e' aumentato il numero dei ricoveri negli ospedali per "ferite d'arma da fuoco, traumi da esplosione e percosse, ferite causate da lacrimogeni, petardi, granate stordenti o pallottole di gomma". I civili ricevuti in pronto soccorso "sono spesso sotto shock: alcuni sono manifestanti che sostengono di non aver fatto nulla per provocare reazioni violente da aprte della polizia". Altri invece sarebbero "semplici passanti o addirittura bambini di 8-10 anni", che non avevano nulla a che fare con i cortei.

Anche l'Alto commissario per i Diritti umani delle Nazioni Unite Michelle Bachelet ieri ha parlato di "arresti arbitrari, oltre 6.000 negli ultimi tre giorni, stando a vari report", a cui si aggiungono i 700 della notte scorsa, come ha confermato il ministero dell'Interno bielorusso. Tra questi, ha avvertito Bachelet, "ci sono anche passanti e minori".

Denunce che secondo l'Alto commissario "suggeriscono la tendenza agli arresti di massa, in chiara violazione degli standard internazionali. Ancora piu' inquietanti- ha proseguito la dirigente Onu- sono le notizie di maltrattamenti durante e dopo la detenzione. Ricordo al governo bielorusso il divieto assoluto di torturare o compiere altri maltrattamenti sulle persone tenute in detenzione" ha concluso Bachelet.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)