Ciad, a Doha firmato accordo tra governo e ribelli. Alcuni si sfilano

Dopo circa cinque mesi di negoziati il governo di transizione alla guida del Ciad e quasi 50 fra partiti di opposizione e gruppi ribelli hanno firmato un accordo di pace a Doha, in Qatar, Paese che ha mediato...

Ciad, a Doha firmato accordo tra governo e ribelli. Alcuni si sfilano

Dopo circa cinque mesi di negoziati il governo di transizione alla guida del Ciad e quasi 50 fra partiti di opposizione e gruppi ribelli hanno firmato un accordo di pace a Doha, in Qatar, Paese che ha mediato i colloqui e che ha reso noto il raggiungimento dell'intesa tramite il suo ministero degli Esteri.

Il patto, che non è stata siglato da uno dei più importanti gruppi armati del Paese, è ritenuto un passaggio fondamentale in vista del Dialogo nazionale inclusivo fra tutte le parti politiche del Paese, previsto a partire dal prossimo 20 agosto. I colloqui, più volte rimandati, mirano a organizzare il ritorno del Ciad a un governo democratico. Il Paese è governato dall'aprile 2020 da un Consiglio militare di transizione presieduto dal generale Mahamat ibn Idriss Déby Itno, salito al potere dopo la morte del padre Idriss Déby, ucciso a seguito di ferite riportate in combattimento il 20 aprile dell'anno scorso dopo oltre 30 alla guida del Paese.

I cinque mesi di mediazioni che hanno portato alla firma dell'accordo sono stati segnati fin dall'inizio da numerose interruzioni, defezioni in corso d'opera e polemiche.

Déby Itno si è recato nei giorni scorsi nell'emirato per supervisionare direttamente la fase conclusiva dei lavori. Ieri il capo dello Stato ad interim ha incontrato i leader di due delle più importanti formazioni armate ciadiane, l'Union des forces de la résistance (Ufr) e l'Union des forces pour la démocratie et le développement (Ufdd).

Secondo quanto riferito dall'emittente panaraba di base in Qatar Al Jazeera, almeno cinque gruppi che hanno partecipato ai lavori non hanno firmato l'intesa finale. Fra questi c'è il Front pour l'alternance et la concorde au Tchad (Fact), il gruppo armato che è ritenuto responsabile della morte dell'ex presidente. In una nota la milizia ha affermato di non aver siglato l'accordo "a causa della mancata presa in considerazione" di alcune delle sue richieste più importanti, fra le quali "la liberazione dei miliziani in carcere". Il fact ha comunque sottolineato di "rimanere disponibile per il dialogo ovunque e sempre". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)