Clima. Unicef, in Asia e nel Pacifico disastri 6 volte maggiori rispetto al passato

Nella regione oltre 210 milioni di bambini sono fortemente esposti a cicloni, 140 milioni a scarsità d’acqua; 120 milioni a inondazioni costiere e 460 milioni a inquinamento dell’aria. I dati contenuti nel nuovo rapporto regionale “Oltre il punto di non ritorno”

Clima. Unicef, in Asia e nel Pacifico disastri 6 volte maggiori rispetto al passato

I bambini che oggi nascono nella regione dell’Asia Orientale e del Pacifico affrontano disastri legati al clima 6 volte maggiori rispetto ai loro nonni. A lanciare l’allarme è l’ultimo rapporto regionale dell’Unicef “Oltre il punto di non ritorno”. Secondo l’indagine, i bambini di queste regioni devono sopravvivere a pericoli ambientali e climatici multipli e spesso sovrapposti, più che in ogni altra regione. Negli ultimi 50 anni, infatti, in queste aree del mondo le inondazioni sono aumentate di 11 volte, le tempeste di 4 volte, la siccità di 2,4 volte e di 5 volte le frane. Secondo l’ultima analisi, che è basata sull’Indice di rischio climatico per i bambini, nella regione dell’Asia Orientale e del Pacifico oltre 210 milioni di bambini sono fortemente esposti a cicloni, 140 milioni a scarsità d’acqua; 120 milioni a inondazioni costiere e 460 milioni a inquinamento dell’aria. Inoltre, diversi bambini sono esposti a più di un tipo di stress o pericoli climatici e ambientali: 443 milioni di bambini affrontano 3 o più tipi di shock climatici, l’89% rispetto al 73% a livello globale. Con l'innalzamento delle temperature e del livello del mare e l'aumento di fenomeni meteorologici estremi come tifoni, gravi inondazioni, frane e siccità, milioni di bambini sono a rischio. Molti bambini e le loro famiglie sono costretti a sfollare e a lottare per sopravvivere, con un accesso limitato o nullo all'assistenza sanitaria, all'istruzione e ai servizi idrici e igienici. “La situazione per i bambini della regione dell’Asia Orientale e del Pacifico è allarmante - ha dichiarato Debora Comini, direttore regionale Unicef per l’Asia Orientale e il Pacifico -. La crisi climatica sta mettendo a rischio le loro vite, facendo perdere loro l’infanzia e il diritto a sopravvivere e crescere. Abbiamo bisogno di azioni urgenti e collettive di governi, aziende e donatori per rispondere ad alcuni dei principali problemi nella gestione del rischio di catastrofi e adottare servizi intelligenti per il clima così che i bambini possano crescere in sicurezza e in ambienti salubri”. Secondo l’Unicef, quando questi shock sovrapposti sono aggravati da altre tipologie di crisi come insicurezza alimentare, malnutrizione e la diffusione di malattie contagiose, inoltre diventano particolarmente difficili da affrontare e superare per i bambini più vulnerabili, in particolare per quelli delle comunità più povere e ai margini e coloro con disabilità. Infine, questi effetti ampliano le disuguaglianze che i bambini già affrontano, spingendo i più poveri ancora di più in povertà.

Per tali ragioni, l’Unicef chiede azioni urgenti a governi, aziende e donatori per investire nella costruzione di servizi sociali adatti al clima che comprendono istruzione, assistenza medica, aiuti idrici e igieni, sistemi precoci di allerta e protezione sociale sensibile al clima come trasferimento in denaro. “Le sfide del cambiamento climatico e ambientale - conclude la nota dell’Unicef - includono inquinamento e deforestazione che stanno minacciando lo sviluppo sostenibile e la crescita economica della regione dell’Asia Orientale e del Pacifico con conseguenze di lungo periodo irreversibili sulle vite e il sostentamento di bambini e giovani”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)