Commissione Ue: cercare di “agire in modo efficace” contro l’escalation di violenza in Iran, Iraq e Libia

Cercare di “agire nel modo più efficace possibile” è la preoccupazione della Commissione europea in questo contesto di crisi, guardando all’escalation della violenza in Iran, Iraq e Libia: stamane a Bruxelles il collegio dei commissari si è riunito sotto la presidenza di Ursula von der Leyen, che ha poi incontrato la stampa.

Commissione Ue: cercare di “agire in modo efficace” contro l’escalation di violenza in Iran, Iraq e Libia

L’uso delle armi deve fermarsi adesso per dare spazio al dialogo”, ha esortato la presidente della Commissione, decisa a “fare tutto il possibile per riaprire i colloqui”.

Il collegio dei Commissari, come ha poi riferito l’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione europea, Josep Borrell, ha definito un programma di incontri e contatti “con molti attori nella regione e oltre” dal momento che “le circostanze sono estremamente preoccupanti”, ha sottolineato Borrell, riferendosi all’attacco delle basi militari delle forze della coalizione: “È a rischio quanto è stato fatto in questi ultimi anni per creare una coalizione anti-Daesh”.

In agenda ora c’è un incontro straordinario con i ministri degli esteri dei 28 Paesi Ue, venerdì a Bruxelles; così come contatti con Russia e Cina nel contesto dell’accordo sul nucleare iraniano. Borrell, che è coordinatore e facilitatore dell’Accordo, ha anche invitato il ministro degli esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, a Bruxelles per tornare a discuterne.

Ai giornalisti l’Alto rappresentante ha ripetuto quanto già riferito nel pomeriggio di ieri dopo l’incontro con i ministri degli esteri di Francia, Germania, Italia e Gran Bretagna in relazione alla Libia, cioè il sostegno al processo di Berlino, con la richiesta di fermare l’escalation, attuare l’embargo sulle armi Onu e porre fine alle interferenze esterne che sono aumentate negli ultimi giorni. Di Iraq parlerà oggi Ursula von der Leyen che vola a Londra per incontrare Boris Johnson.

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Fonte: Sir