Conciliazione vita-lavoro, arriva l'intelligenza artificiale di “Reflex”

Presentato l'applicativo digitale realizzato nell'ambito del progetto europeo “ReFlex – la Community di welfare aziendale”. Finanziato dalla Commissione europea e cofinanziato dal dipartimento Politiche della Famiglia della presidenza del Consiglio, intende realizzare lo studio di un modello di welfare aziendale

Conciliazione vita-lavoro, arriva l'intelligenza artificiale di “Reflex”

E' stato presentato questa mattina a Roma l'applicativo digitale per la conciliazione vita-lavoro realizzato nell'ambito del progetto europeo “ReFlex – la Community di welfare aziendale”. Finanziato dalla Commissione europea e cofinanziato dal dipartimento Politiche della Famiglia della presidenza del Consiglio, il progetto ha lo scopo di promuovere azioni di welfare aziendale volte a favorire il superamento del divario di genere attraverso un maggiore equilibrio tra vita lavorativa e vita personale, la condivisione del lavoro di cura familiare e il supporto alla genitorialità. Nello specifico, l'applicativo presentato questa mattina a Roma, presso la Sala del Parlamentino Cnel è stato sviluppato dall'Università Roma Tre per facilitare la condivisione, da parte di aziende e lavoratori, di misure e servizi attuabili per la conciliazione stessa. Le azioni progettuali di natura scientifica sono realizzate dall’Istituto per la Ricerca Sociale (IRS) e dall’Università degli Studi Roma Tre.

“Sono consapevole della necessità che il mondo della ricerca supporti le politiche pubbliche – ha dichiarato in conferenza stampa la ministra alle Pari Opportunità e alla Famiglia, Elena Bonetti. Allo stesso modo, credo molto nell'integrazione fra mondo pubblico e privato. Si possono valorizzare competenze e promuovere la vita familiare, anche per facilitare l'esperienza della maternità".

Secondo Luca Pietromarchi, rettore dell'università Roma Tre, “il progetto è importante per l'integrazione del mondo del lavoro e della famiglia, soprattutto per le donne. L'università non

dimentica le sue tre missioni – ha aggiunto -: la didattica, la ricerca e la proiezione nella società della ricerca e della didattica. Ne beneficeranno le nostre studentesse che ogni giorno entrano nel mondo del lavoro".

Hanno poi preso la parola i due “inventori” dell'applicativo: “E' fondamentale la raccolta dati ed è un campo che evolve in continuazione e che può aiutare anche nel campo dei dati sul lavoro femminile “, ha dichiarato Antonino Laudani, docente dell'università Roma Tre. "L'intelligenza artificiale - ha aggiunto il docente Francesco Fulginei dello stesso ateneo - fa parte della nostra quotidianità. È possibile usarla nei trasporti, per esempio negli aerei con i piloti automatici, nella medicina e nella vita quotidiana, come nello stoccaggio delle merci. Il futuro sarà di questo tipo". L'applicativo è un modo per implementare l'intelligenza artificiale nel welfare aziendale. Essa si nutre di dati – ha ricordato – che abbiamo raccolto insieme all'Istituto per la ricerca sociale e a un gruppo di aziende già nutrito (circa 40) che però si incrementerà da oggi in poi, fornendoci ulteriori dati e permettendoci di elaborare nuove strategie, da mettere a disposizione di tutte le aziende italiane”.

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)