Consiglio europeo: per Ucraina e Moldavia un passo verso l’Ue. Dai 27 aiuti, soldi e armi a Kiev. Crisi alimentare, colpa della Russia

Via libera del Consiglio europeo alla candidatura di Ucraina e Moldavia per un futuro ingresso nell’Ue.

Consiglio europeo: per Ucraina e Moldavia un passo verso l’Ue. Dai 27 aiuti, soldi e armi a Kiev. Crisi alimentare, colpa della Russia

Il Consiglio – che ha assegnato ai due Stati lo “status di Paese candidato all’adesione” – apre anche alle “prospettive europee per la Georgia, una volta che saranno state affrontate le priorità”. È quanto emerge dalla prima giornata di riunioni del Summit europeo a cui si è collegato in video anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“È un momento storico che ci permette di definire il perimetro dell’Ue. È un messaggio forte, di determinazione sul terreno geopolitico. Abbiamo trovato accordo anche su come proseguire e aumentare il sostegno all’Ucraina, a livello finanziario e militare, e abbiamo confermato il nostro impegno a contrastare le conseguenze della guerra scatenata dalla Russia per quanto riguarda la sicurezza alimentare e la questione energetica”, ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, durante la conferenza stampa. Il Consiglio ha, poi, sottolineato nelle sue conclusioni che, “usando i prodotti alimentari come arma nella sua guerra contro l’Ucraina, la Russia è l’unica responsabile della crisi della sicurezza alimentare globale che ha provocato”.

Il Consiglio esorta la “Russia a smettere immediatamente di prendere di mira le strutture agricole e di sottrarre i cereali, nonché a sbloccare il Mar Nero, in particolare il porto di Odessa, per consentire l’esportazione dei cereali e le operazioni commerciali”. Il Consiglio “sostiene gli sforzi compiuti a tal fine dal segretario generale delle Nazioni Unite”. Inoltre, i leader europei sostengono che le sanzioni nei confronti della Russia “consentono la libera circolazione dei prodotti agricoli e alimentari nonché la fornitura di assistenza umanitaria”. Rispetto ai prigionieri di guerra, “agli ucraini, in particolare ai bambini, che sono stati trasferiti con la forza in Russia, deve essere immediatamente consentito di tornare in sicurezza”, afferma il Consiglio.

Irene Giuntella

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Fonte: Sir