Coronavirus, Conte: anticipiamo subito liquidità alle imprese con un decreto ad hoc

La tempistica del decreto dovrebbe essere di due al massimo tre giorni. Il premier propone "un tavolo maggioranza-opposizione". Il decreto di "aprile" risponderà più in particolare alle richieste delle famiglie

Coronavirus, Conte: anticipiamo subito liquidità alle imprese con un decreto ad hoc

"Siamo al lavoro per anticipare in un decreto-legge, da adottare subito, le misure più urgenti per dare liquidità alle imprese. Avvertiamo tutta l'urgenza di intervenire prima possibile". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso del vertice con le opposizioni.

Il presidente del consiglio a quanto si apprende ha tracciato il quadro economico generale e proposto "un tavolo maggioranza-opposizione" che si riunisca "con ritmo più serrato" al fine di assicurare un "confronto che porti alla più ampia condivisione possibile anche sul piano sostanziale".

 Giuseppe Conte ha annunciato inoltre un decreto per garantire liquidità alle imprese. Il decreto di "aprile" risponderà più in particolare alle richieste delle famiglie.

Due al massimo tre giorni. E’ il tempo che il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha indicato alle opposizioni per il decreto stralcio che dovrà anticipare liquidità alle imprese.

"Il Comitato tecnico scientifico ci invita a non abbassare la guardia – ha detto Giuseppe Conte. - Dobbiamo programmare un ritorno alla normalità che deve essere fatto con gradualità e deve consentire a tutti, in prospettiva, di tornare a lavorare in sicurezza. Valorizzeremo ulteriormente i protocolli di sicurezza.

Nel corso dell'incontro a palazzo Chigi tra il governo e le opposizioni, a quanto si apprende da fonti presenti al tavolo, il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha fatto presente ai leader delle minoranze quanto sia vivace il dibattito all'interno dei vari paesi europei sulle proposte italiane. E ha fatto notare che, spesso, sono proprio i partiti con cui sono più collegati le forze di opposizione italiane quelli che più contrastano le proposte del governo italiano in Ue.

"Abbiamo 100 domande al secondo, 300 mila richieste ad oggi. Questo ha creato qualche problema". Così il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha risposto a Meloni e Salvini che al tavolo di palazzo Chigi gli facevano notare che l'Inps è bloccata.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)