Coronavirus, Speranza: confermate le limitazioni economiche e sociali fino al 13 aprile

Lo dice il il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo al Senato. Intanto il Viminale in una nota specifica che: “Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano"

Coronavirus, Speranza: confermate le limitazioni economiche e sociali fino al 13 aprile

La decisione di “confermare fino al 13 aprile tutte le misure di limitazioni economiche e sociali e degli spostamenti individuali”. Lo dice il il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo al Senato. 

Intanto il Viminale in una nota specifica che: “Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano. Si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri: per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessita’ e per motivi di salute”. 

La circolare del ministero dell’Interno del 31 marzo, prosegue il Viminale, “si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale. In particolare, è stato specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessita’ o di salute”. “Per quanto riguarda l’attivita’ motoria– si sottolinea- e’ stato chiarito che, fermo restando le limitazioni indicate, e’ consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione. La circolare ha ribadito che non e’ consentito in ogni caso svolgere attivita’ ludica e ricreativa all’aperto e che continua ad essere vietato l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici. La medesima circolare ha ricordato infine che in ogni caso tutti gli spostamenti sono soggetti a un divieto generale di assembramento e quindi all’obbligo di rispettare la distanza minima di sicurezza. Le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone fisiche, dunque, rimangono le stesse”.

"SERVE UN VACCINO"

“La strada da percorrere è ancora lunga, perché senza il vaccino non sconfiggeremo mai definitivamente il Covid-19”, ha spiegato il ministro Speranza. “Dobbiamo certamente programmare il domani, lo stiamo già facendo, ma senza smettere di essere consapevoli di cosa sia questa fase e di dove siamo esattamente oggi”. 

"NESSUNO SI SALVA DA SOLO"

“Sono qui non solo per informare il Paese, ma anche per ascoltare. Un clima positivo è fondamentale per tenere unito il Paese. Non è il tempo delle divisioni”,  ha detto il ministro della Salute, intervenendo In Senato.

“Siamo in una crisi globale- ha proseguito Speranza- in poche settimane il mondo ha dovuto cambiare le proprie abitudini. Di fronte a questo, è l’ora della cooperazione e della solidarietà, nessuno si salva da solo. Non possiamo permettere che da una crisi sanitaria derivi una crisi sociale”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)