Coronavirus. Il modulo di autocertificazione da stampare per la circolazione nel territorio per l'uscita da zone "rosse" per motivi di lavoro

In allegato, il modulo da stampare e compilare per autocertificare, sotto la propria responsabilità, i motivi del proprio viaggio.

Coronavirus. Il modulo di autocertificazione da stampare per la circolazione nel territorio per l'uscita da zone "rosse" per motivi di lavoro

Nel modulo, che potrà essere consegnato e firmato dalle forze dell'ordine, bisogna specificare i motivi del viaggio, da dove si proviene e dove si va, di essere a conoscenza "delle misure di contenimento del contagio di cui all’art. 1, lett. a) del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 concernente lo spostamento delle persone fisiche in entrata, in uscita, nonché all’interno della regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, nonché delle sanzioni previste dall’art. 4, co. 1, dello stesso decreto in caso di inottemperanza (art. 650 C.P. salvo che il fatto non costituisca più grave reato).

17 MARZO AGGIORNAMENTO

Il modulo è stato sostituito con una versione aggiornata. Si ricorda che mentire con un'autocertificazione costituisce reato penale. In caso la falsa dichiarazione venga effettuata da una persona positiva al Coronavirus in quarantena, si rischia il reato di concorso colposo in epidemia, che prevede pene fino a 12 anni di carcere.

23 MARZO AGGIORNAMENTO

Il modulo di autocertificazione è cambiato nuovamente. In allegato il nuovo modulo.

26 MARZO AGGIORNAMENTO

Ulteriore aggiornamento del modulo di autocertificazione, che questa volta riporta anche le pene a cui si va incontro in caso di uscita dalla quarantena.

3 MAGGIO AGGIORNAMENTO

Allegato aggiornato: il nuovo modulo valido per la "fase 2" a partire da lunedì 4 maggio

22 OTTOBRE AGGIORNAMENTO

Allegato aggiornato: il modulo valido per spostarsi negli orari di "coprifuoco" stabiliti da Regioni e Comuni

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