Covid, Sigg: con la pandemia più abusi sugli anziani, 1 su 5 vittima di maltrattamenti

In occasione della Giornata mondiale della consapevolezza del maltrattamento agli anziani del 15 giugno, la Società italiana di gerontologia e geriatria ha realizzato un Manifesto per prevenire e combattere questo fenomeno

Covid, Sigg: con la pandemia più abusi sugli anziani, 1 su 5 vittima di maltrattamenti

"Angherie, abbandono, ma anche negligenza, truffe finanziarie e maltrattamenti psicologici e fisici, che avvengono soprattutto fra le mura domestiche, a opera di familiari o badanti. Durante i mesi della pandemia gli anziani sono stati ancora più fragili di fronte agli abusi, perché costretti a passare ancora più tempo con i loro aggressori e a dipendere ancora di più dagli altri per le cure quotidiane". Così, i maltrattamenti sono cresciuti in modo esponenziale: lo segnalano gli esperti della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) che, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza del maltrattamento agli anziani del 15 giugno, hanno realizzato un Manifesto per prevenire e combattere questo fenomeno, che sarà presentato durante uno dei webinar informativi dedicati alla consapevolezza e la prevenzione dei maltrattamenti.

I geriatri sottolineano "che durante la pandemia molti fattori di rischio si sono esacerbati: la precarietà economica, gli ambienti domestici sovraffollati, l'accesso limitato a servizi e supporto esterni hanno reso più difficili le condizioni di vita degli anziani a casa mentre nelle Residenze sanitarie assistenziali la riduzione del personale a causa di malattia o quarantena, le condizioni di lavoro stressanti e la sospensione delle visite dei familiari hanno acuito l'isolamento dei residenti e aumentato il rischio di abbandono".

"Il fenomeno della violenza sugli over 65 è ampiamente sottostimato, ma deve tornare all'attenzione di tutti perché con la pandemia è ulteriormente aumentato- spiega Francesco Landi, presidente Sigg- Un'indagine condotta di recente negli Stati Uniti e pubblicata sull'American journal of geriatric psychiatry ha dimostrato che un anziano su cinque ha subito abusi in questi mesi, con un aumento dell'84% delle stime di prevalenza rispetto al periodo pre-pandemico e picchi di incremento che vanno dal +114% delle truffe finanziarie al +237% dei maltrattamenti fisici: in questi difficili mesi gli anziani, categoria fragile di fronte al coronavirus, sono stati alla mercé degli abusi perché spesso costretti a stare in quarantena più a lungo e per questo ancora più isolati e con minori possibilità di chiedere aiuto. La maggior parte dei maltrattamenti avviene fra le mura domestiche ad opera di persone di fiducia come badanti, vicini di casa, parenti e operatori assistenziali, in due terzi dei casi membri della famiglia come il coniuge o i figli: le difficoltà innescate dalla pandemia, che hanno colpito reti familiari e sociali già meno ampie e forti rispetto al passato, hanno così aumentato la probabilità degli anziani di essere vittime di abbandono e disattenzioni come denutrizione, disidratazione, scarsa igiene, indumenti indecorosi". Per contrastare gli abusi e condividere una nuova coscienza dei diritti e delle responsabilità`, la Sigg propone perciò un Manifesto per la prevenzione e la consapevolezza dei maltrattamenti sugli anziani.

"Il maltrattamento agli anziani si deve e si può prevenire- riprende Anna Castaldo, membro consiglio direttivo Sigg e coordinatore del gruppo di lavoro sul maltrattamento anziani- in casa e anche nelle residenze assistenziali la persona fragile viene spesso vissuta come un peso e posta nelle condizioni di 'non disturbare': i cambiamenti fisici, comportamentali emotivi a volte attribuiti alla progressione di malattia possono essere dovuti ad abusi, negligenze, sfruttamento. Riconoscere questi casi e i fattori di rischio che possono aumentarne la probabilità è importante per la prevenzione e il trattamento: ciascuno di noi può fare molto perché aumenti la consapevolezza collettiva del problema e per riconoscere casi di abuso, familiari e caregiver possono ridurre il rischio di compiere un abuso informandosi su come chiedere aiuto e supporto. Ma la prevenzione passa innanzitutto da una riscoperta del valore dell'anziano e dalla consapevolezza che l'invecchiamento è una parte del ciclo di vita in cui devono permanere rispetto, dignità, accesso ad attività educative, culturali, spirituali, economiche; a ogni anziano devono essere date risposte ai bisogni fondamentali di cibo, sicurezza, protezione e accesso alle cure. Senza però dimenticare di fornire sostegno alle famiglie e ai caregiver che si prendono cura delle care persone anziane. Cioè una prevenzione multidimensionale, che tenga conto anche delle persone a rischio di compiere un abuso" conclude Castaldo. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)