Crimini contro l’umanità e genocidio: Bolsonaro sotto accusa

Un consorzio che rappresentata oltre un milione di professionisti della sanità brasiliani ha indirizzato al procuratore generale della Corte penale internazionale dell’Aja, Fatou Bensouda, una pesante accusa contro il presidente per la gestione della pandemia

Crimini contro l’umanità e genocidio: Bolsonaro sotto accusa

Un consorzio che rappresentata oltre un milione di professionisti della sanità brasiliani ha indirizzato al procuratore generale della Corte penale internazionale dell’Aja, Fatou Bensouda, una pesante accusa contro il presidente: crimini contro l’umanità e genocidio. Jair Bolsonar, stando all’accusa, avrebbe affrontato la crisi sanitaria basandosi su negazionismo, abbandono e disprezzo per la vita umana, portando così il Paese alle drammatiche conseguenze ancora in corso. Bolsonaro, inoltre, è già stato denunciato alla stessa Corte altre quattro volte, tra le quali tre sempre in merito alla gestione dell’emergenza Covid-19.

Le accuse. Il gruppo guidato dal sindacato Unisaude ha messo insieme diversi comportamenti del presidente, che avrebbe messo a rischio loro e i brasiliani “adottando azioni negligenti e irresponsabili”. Sotto accusa anche la strenua difesa dell’idrossiclorochina, un “farmaco senza efficacia dimostrata contro la malattia”. Inoltre, fanno notare, il presidente ha promosso “agglomerazioni alle quali prende parte di solito senza utilizzare la mascherina protettiva”. Tra le tante contestazioni, il documento presentato dai professionisti della sanità ricorda anche come il Paese sia senza un ministro della Salute da molti mesi.

La denuncia del Pdt. All’Aja sono già partite altre azioni contro Bolsonaro ed è già cominciata l’analisi preliminare di quella portata dal Partito democratico laburista (Pdt), che parla di crimine contro l’umanità: “Non vi è alcun dubbio che gli irresponsabili discorsi del presidente della Repubblica in merito al coronavirus abbiano influenzato il comportamento dei cittadini, favorendo il mancato rispetto delle misure necessarie per combattere il Covid-19”, hanno scritto nel documento presentato all’Aja. Oltre alle prese di posizione pubbliche di Bolsonaro, in Pdt contesta la sua partecipazione a manifestazioni, la sua contrarietà all’uso dei test di massa e sue note affermazioni, come la definizione di “influenzuccia” in riferimento al Covid-19.
Giuristi in campo. Lo scorso aprile era stata l’Associazione dei giuristi per la democrazia a rivolgersi all’Aja, anche in questo caso contestando al presidente crimini contro l’umanità, per avere “incoraggiato azioni che aumentano il rischio della proliferazione della Covid-19”. Secondo questo gruppo, Bolsonaro sta “esponendo la vita dei cittadini brasiliani a rischio attraverso azioni concrete che hanno stimolato il contagio e la proliferazione del virus”.

L’articolo integrale di Luigi Spera,Bolsonaro: presidente Brasile alla sbarra per gestione crisi coronavirus, può essere letto su Osservatorio Diritti.  Foto: Jeso Carneiro

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)