Di Trapani (Fnsi): “Faccio mio l’appello di Arci per il corretto racconto del fenomeno migratorio”

Il presidente della Federazione nazionale della stampa risponde alla sollecitazione del responsabile immigrazione di Arci, Filippo Miraglia, che in merito al decreto Cutro aveva invitato i giornalisti a “schierarsi dalla parte della realtà, citando dati reali e non solo opinioni”. Di Trapani: “Ci sono colleghe e colleghi che da anni dimostrano una straordinaria sensibilità nel raccontare. L’appello richiama ciascuno di noi a fare sempre meglio”

Di Trapani (Fnsi): “Faccio mio l’appello di Arci per il corretto racconto del fenomeno migratorio”

“Faccio mio l'appello dell'Arci per un corretto racconto del fenomeno migratorio. Del resto la Fnsi è tra le promotrici della Carta di Roma, nata proprio per contribuire a un costante miglioramento dell'informazione sul tema dei migranti”. Così Vittorio Di Trapani, presidente della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), che risponde a un appello di Arci di due giorni fa. Era stato Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell’associazione, ad affermare: “Facciamo appello ai giornalisti, a partire dal servizio pubblico, all’Ordine dei Giornalisti e alla Fnsi, di non schierarsi pro o contro l'immigrazione, di non dare solo spazio alle legittime opinioni dei politici, ma di schierarsi innanzitutto dalla parte della realtà, citando e ricorrendo a dati reali e non solo a opinioni. Costruire il confronto pubblico sull'immigrazione sui dati reali e non solo sulle legittime posizioni politiche aiuterà a ricercare soluzioni praticabili e non interventi spot che poco hanno a che fare con l'interesse del Paese”.

Nell’accogliere l’appello di Arci, Di Trapani precisa: “Ci sono colleghe e colleghi che da anni dimostrano una straordinaria sensibilità nel raccontarlo, dando un contributo decisivo a favore della comprensione e per lottare contro l'indifferenza”.
Ma, per Di Trapani, si tratta di un percorso che non si deve fermare: “Ringrazio l'Arci per un appello che richiama ciascuno di noi a fare sempre meglio. Sapendo che i protagonisti del fenomeno migratorio non sono dei numeri, ma sono persone, che hanno storie, volti, occhi che vanno ascoltati, compresi e raccontati”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)