Droghe, Dadone: gli under 25 i più esposti alle dipendenze

La popolazione under 25 resta la più a rischio, in particolare fra i 15 e i 19 anni. Nel 2019 registrato quasi un decesso al giorno per overdose (+11% rispetto al 2018). L'audizione alla Commissione parlamentare per l'infanzia della ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone in merito all'indagine conoscitiva sulle dipendenza patologiche diffuse tra i giovani

Droghe, Dadone: gli under 25 i più esposti alle dipendenze

Alle tradizionali dipendenze da sostanze stupefacenti e alcol si sono aggiunte nel corso degli anni recenti la dipendenza alimentare e a disturbi di percezione di sé, fortemente collegati alla distorsione della propria immagine anche a causa di modelli estetici e comportamentali sempre più influenti. E' quello che è emerso dall'indagine durante l'audizione alla Commissione parlamentare per l'infanzia della ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone l'infanzia, in merito all'indagine conoscitiva sulle dipendenza patologiche diffuse tra i giovani. "Come è emerso dalla Relazione al Parlamento 2020- ha dichiarato la ministra Dadone- sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia e dall'indagine Espad Italia, European School Survey Project, elaborata dal CNR, la popolazione under 25 resta in assoluto la più esposta all'adozione di comportamenti a rischio di dipendenza, in particolare i giovanissimi fra i 15 e i 19 anni"

Il mondo delle sostanze stupefacenti si è evoluto e modificato. "Molto in voga tra i giovani- ha sottolineato- sono le cosiddette Nps-Nuove sostanze psicoattive: droghe sintetiche, create in laboratorio e difficili da identificare anche per le loro caratteristiche velocemente modificabili. Il digitale e lo spazio web, soprattutto quello sommerso, il c.d. "dark web" e, in parte, il 'deep web' sono luoghi virtuali utilizzati, ancor di più con il confinamento causato dalla pandemia, anche per reperire prodotti illeciti, il più delle volte sconosciuti. È questo il nuovo mercato delle sostanze psicoattive, che si integra a quello tradizionale in linea con i nuovi stili di consumo: così alle bevande alcoliche, al tabacco e alla cannabis, ma anche alle note cocaina, eroina, amfetamine e allucinogeni, si affiancano le nuove sostanze, ma anche psicofarmaci, semi e piante". Le Nps, "pur essendo comparse sul mercato solo da pochi anni hanno dimostrato di avere una forte attrattiva tra i più giovani, tanto che il 9,5% degli studenti riporta di averle utilizzate almeno una volta nella vita. Per la maggior parte si è trattato di cannabinoidi sintetici, comunemente conosciuti come 'spice' (5% degli studenti), ma anche di Salvia Divinorum, oppioidi sintetici o, ancora, di ketamina (tutte attorno all'1%)".

La cannabis rimane la più usata dai giovani

Non tutti i giovani che fanno uso di sostanze stupefacenti conoscono i rischi correlati. "L'1,4% dei ragazzi ha assunto sostanze senza sapere cosa fossero e quali effetti avrebbero potuto provocare, aumentando il grado di rischio correlato". Dichiara la ministra. La maggior parte "dei giovani utilizzatori ha consumato le Nps- ha continuato- sotto forma di pasticche (42%) e in forma liquida (30%), ma anche di polveri (23%), di miscele di erbe (22%) o di cristalli da fumare (15%), riferendo anche della facilità di reperimento, sia attraverso i luoghi tradizionali del mercato illegale (spaccio di strada, discoteca, ecc.) sia online. La diffusione diminuisce sensibilmente quando ci si riferisce al consumo frequente; per consumo frequente si intendono 10 o più assunzioni al mese: il 3,2% degli studenti ha fatto uso frequente di cannabis, l'1,3% ha fatto uso frequente di psicofarmaci per via di somministrazione diversa dalla prescrizione medica, cosiddetto 'misuso', lo 0,4% uso frequente di cocaina e lo 0,3% di eroina, allucinogeni e stimolanti".

Se l'assunzione di sostanze illegali "coinvolge in particolar modo il genere maschile (30% contro il 22% delle coetanee), il consumo di psicofarmaci non prescritti riguarda soprattutto le ragazze: 10% contro il 4% dei ragazzi. Sono i farmaci per rilassarsi e per l'insonnia a essere maggiormente diffusi, quegli stessi farmaci che, in linea con quanto riportato dall'OsMed (Osservatorio nazionale sull'impiego dei medicinali) nell'ultimo Rapporto sull'uso di farmaci (Aifa, 2019), e come riferito dai giovani consumatori stessi, risultano facilmente reperibili in casa propria e/o presso le farmacie virtuali, via web: il confine tra illecito e lecito diventa, quindi, assai sottile". 

L’8% di morti per overdose sono under 25

Per quanto riguarda i decessi per overdose, "il dato evidenzia quasi un decesso al giorno: nel 2019 sono stati registrati 373 casi (+11% rispetto al 2018). Tra questi, 28 hanno riguardato giovani under 25, pari a quasi l'8% di tutti i decessi per overdose avvenuti nell'anno". Continua la ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone nel corso dell'audizione. In poco meno della metà dei casi di decessi direttamente attribuibili all'uso di sostanze, "l'eroina- ha concluso la ministra- si conferma come la droga principale (45,3%), ma sono in aumento anche i decessi attribuibili all'uso di cocaina. Tuttavia, per quasi un terzo delle overdose, la sostanza responsabile dell'evento rimane 'imprecisata'. Questo dato potrebbe essere collegato alla diffusione di Nuove Sostanze Psicoattive, la cui composizione è spesso difficile da determinare". 

Il 41% degli under 20 si è ubriacato almeno una volta

Per quanto riguarda il consumo di alcolici "il 41% dei 15-19enni si è ubriacato almeno una volta nel corso della propria vita e il 12% lo ha fatto nel mese antecedente l'indagine, senza differenze tra i generi. Questa prevalenza raggiunge il 37% se si considerano le cosiddette 'abbuffate alcoliche' o binge drinking: il 41% dei ragazzi e il 32% delle ragazze ha infatti bevuto 5 o più unità alcoliche di seguito in un'unica occasione".

11mila gli under 25 curati nei Serd

Risulta un incremento delle richieste di trattamento ricevute dai servizi pubblici per le dipendenze per uso primario di cocaina, che "nel 2019 si sono riflettute in 27.913 persone trattate, il 21% di tutte gli utenti in carico nell'anno, percentuale che raggiunge il 37,6% se si considera anche l'uso secondario".

Nel 2019 "delle oltre 136mila persone trattate presso i Servizi per le Dipendenze (SerD)- ha continuato- quasi 11mila erano giovani under 25, l'8% di tutti i pazienti. Nel tempo si assiste ad un progressivo e costante invecchiamento dei pazienti in carico ai SerD; vi è un rilevante aumento della percentuale di assistiti con età superiore ai 39 anni, a fronte di una costante diminuzione dei pazienti più giovani". Le restrizioni imposte dal Covid "hanno aumentato il ricorso al web come principale canale di approvvigionamento di sostanze stupefacenti i genitori spesso ignorano il fatto che la rete internet possa essere luogo di spaccio o acquisto e tendono a sottovalutare il problema".

4.129 minori segnalati ai Prefetti per detenzione di sostanze

Rispetto ai giovani di 15-24 anni, "nel 2019 i segnalati ai Prefetti per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale sono stati 20.270 (il 53% di tutti i segnalati nell'anno), 4.129 dei quali erano minorenni. Se la cannabis è stata la sostanza di segnalazione per la quasi totalità dei minorenni e per oltre il 90% dei 18-24enni, cocaina ed eroina interessano le persone di età più elevata, pur coinvolgendo anche i giovani di 18-24 anni".

Quasi un minore su due ha giocato d'azzardo

Anche la pratica del gioco d'azzardo rientra tra i comportamenti a rischio assunti da una buona parte dei giovani: "Il 45,2% degli studenti, compresi i minorenni, ha giocato somme di denaro nel 2019, acquistando soprattutto 'gratta e vinci' e lotterie a vincita immediata, facendo scommesse, soprattutto sportive, giocando a carte, a Lotto e Superenalotto o ancora alle Slot machine/ Videolottery (VLT)". L'accesso "al gioco d'azzardo- ha continuato Dadone- è favorito dalla costante connessione a internet: il 10,4% degli studenti tra i 15 e i 19 anni ha puntato soldi reali nel mondo virtuale accedendo attraverso lo smartphone, senza esclusione per i minorenni i quali, utilizzando un 'falso profilo' o quello di un genitore o di un maggiorenne, riescono a superare le restrizioni imposte dalla legge". (RS/Dire)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)