Emergenza freddo e pandemia, "soluzioni adeguate per evitare vittime"

Appello di Medu. "Solo nelle stazioni di Termini e Tiburtina presenti almeno 300 persone senza dimora. Molti presentano vulnerabilità e circa il 10% ha oltre 50 anni”. A Roma si stimano più di 10.000 homeless

Emergenza freddo e pandemia, "soluzioni adeguate per evitare vittime"

“Grave” la situazione delle persone senza dimora, “costrette a dormire sulla strada nei giorni più freddi della stagione invernale”. E’ l’allarme di Medici per i Diritti Umani, che  ricorda i nove decessi, solo a Roma, dall’inizio dell’inverno e si dice preoccupata anche perché nei prossimi giorni si prevedono temperature ancora più rigide. 

“Solo presso le stazioni di Termini e Tiburtina, dove Medu opera ogni settimana con una clinica mobile, sono presenti almeno 300 persone senza dimora. – si legge in una nota - Tra i pazienti assistiti da Medu, inoltre, molti presentano vulnerabilità di vario tipo (minori stranieri non accompagnati, persone con patologie croniche di vario tipo, anziani, etc.) e circa il 10% della popolazione assistita ha un'età superiore ai 50 anni”.  “Nonostante Medu e molte altre associazioni abbiano più volte richiamato l’attenzione delle istituzioni- Regione e Comune in primis - sulla necessità di prevedere per tempo un piano adeguato per l’accoglienza delle persone senza dimora, ancor più esposte ai rischi del freddo a causa della pandemia, sembra che ad oggi le misure adottate siano del tutto insufficienti. – prosegue - Ancora una volta Roma- una città in cui si stima che siano presenti più di 10.000 homeless - si trova impreparata a garantire alle persone più fragili accoglienza e protezione durante l’inverno”.  L’organizzazione chiede che le autorità trovino in fretta delle soluzioni adeguate, aprendo tutti gli spazi a disposizione, incluse le stazioni e i sottopassaggi, “per evitare che questo primo inverno di pandemia venga ricordato anche per le tante vittime del freddo e dell’esclusione”. 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)